Cinque sono le ricerche fotografiche che compongono l'esposizione
Sabato 2 e domenica 3 febbraio sono gli ultimi due giorni di apertura (dalle ore 16:00 alle ore 19:00) presso il M.I.C. di Grottammare, il museo con ingresso presso il ristrutturato piazzale Kursaal. Per chi non avesse avuto ancora la possibilità di visitarla, è l'ultima occasione per ricevere una moltitudine di emozioni dalle numerose opere fotografiche esposte. Cinque sono infatti le ricerche fotografiche che compongono l'esposizione: nella prima, "Segni profondi del tempo", le immagini in bianco e nero mettono in risalto le peculiarità del legno e della struttura dell'ulivo, attraverso la trasformazione naturale nei secoli. "Ritratti in Nero" è invece una raccolta di istantanee di eccezionale valore antropologico e di grande impatto emotivo, realizzata interamente in una Sicilia incontaminata quanto rurale. "Riflessi" è la sezione che raccoglie un'interpretazione onirica di ciò che l'acqua, per mezzo dell'inquinamento, riesce a riflettere come una realtà che si scioglie. La quarta ricerca denominata "Ombre", invece, raccoglie immagini di grande impatto emotivo, poiché sono la riflessione di soggetti ed oggetti, viziati da luci devianti, le quali possono trasmettere sensazioni di angoscia o di serenità. L'ultima sezione, "Paesaggi Essenziali", è una ricerca sul territorio Piceno, fatto attraverso l'uso sapiente del teleobiettivo e l'occhio allenato del fotografo, il quale, con inquadrature geometriche dai grandi contenuti, cerca di trasmettere al visitatore anni di cultura contadina. Nel lungo periodo di esposizione, la mostra - con ingresso libero - è stata visitata anche da alcune classi delle Scuole Elementari della città (con visita guidata dai fotografi), ed ha riscosso molto interesse anche nei piccoli scolari.