L'artista nel 1990 vince con la canzone "Io ti amo" il primo Festival di Sanscemo
Per la rassegna di cabaret "Sorrisi nei cuori" è in arrivo il "DiscountAutore" Marco Carena. Cantautore per vocazione, cabarettista per caso, il torinese Marco Carena nell'aprile 1990 vince con la canzone "Io ti amo" il primo "Festival di Sanscemo" (rassegna della canzone demenziale) e da quel momento è cominciata la sua rovina! Da "Sanscemo" a Sanremo il passo è breve: vi partecipa infatti nel 1991 con la canzone "Serenata" e grazie a questo il suo primo disco supera le 60.000 copie vendute; così da speranzoso autore di canzoni serie ed impegnate (a volte... pallose!) deve dare fondo alla sua naturale ironia per sfornare un repertorio comico basato su canzoni e monologhi con i quali cerca di dissacrare i vecchi e nuovi capisaldi del pensiero umano come l'amore, la Barbie, l'Arbre Magique, tanto per citarni alcuni. Verso la fine degli anni '60 nasce la "canzone d'autore", un genere musicale che negli anni si è andato via via diffondendo assumendo sempre di più la connotazione di musica impegnata e... colta! Il genere "d'autore" (ma dietro ogni canzone, c'è un autore!!!) inteso ormai come sinonimo di qualità, lo ritroviamo anche nel cinema e di norma sono film particolari; qualcuno dice: pesanti, altri li definiscono noiosi... o peggio!... Sono forse queste le "qualità"? Attraverso una carrellata dei suoi "grandi insuccessi", ed altri inediti, Marco Carena intraprende un viaggio che ci porta, o almeno ci prova, a comprendere un po' di più questo genere e alcuni dei suoi protagonisti (Gino Paoli, Fabrizio De Andrè, ecc...) analizzati attraverso l'ironia di un altro genere di canzone, una sua sorella di qualità... diversa, roba da "Discount della Musica", la molto meno seriosa "canzone d'autore... comica". Marco Carena infatti si auto-definisce un "DiscountAutore" perché ormai è l'artista, più ancora dei dischi che si vendono sempre meno, ad essere considerato un "prodotto" da piazzare e le apparizioni sui media (la trasmissione "Markette" insegna) più che spazi dedicati alla sua "arte" non sono altro che spot del medesimo; come tutti i prodotti anche qui ci sono fasce di categoria e di qualità diciamo "diversa", prodotti di "marca", quindi reclamizzati molto spinti e distribuiti ovunque, e altri meno conosciuti roba appunto da "Discount della Musica".