campionario vivente di interventi plastici; il "Bohemien" nella sua mansarda parigina; l'uomo con la carta fidelity dell'Esselunga; e infine l'agguerritissima ottantaduenne "Signoramia" che, con il suo slang abruzzo-puglio-lucano, spara a zero sulla sanità e dintorni, perché come dice il suo tormentone: "come stiamo scombinaaaaat!". Tutti i personaggi sono tratteggiati con istrionica bravura e con l'uso di diverse parlate dialettali, mentre le vicende surreali che racconta sono estrapolate dalla nostra quotidianità attraverso un umorismo semplice e colorato da un'accurata mimica di pregevole acume artistico. Urbano Moffa, foggiano di nascita ma lombardo d'adozione, è attore teatrale dal 1993 e nel 2000 ha preso parte - assieme a molti altri comici provenienti da Zelig - al film di Claudio Malaponti "La grande prugna"; inoltre negli scorsi anni è stato compagno d'avventura di Max Pisu nella tournee teatrale dello spettacolo "Tarcisioscopia".