Il progetto, pensato per coinvolgere 800 alunni, si articola in una serie di incontri nelle scuole
tutto il loro apprezzamento per il progetto di educazione alla sessualità e all’affettività “Anima e Corpo” attraverso i microfoni di “News Generation”, lo spazio di informazione della RAI dedicato al mondo dei giovani e in onda su Radiouno ogni giorno alle 14,45. Nella trasmissione del 14 gennaio, infatti, la conduttrice Alma Grandin ha dedicato un ampio spazio all’iniziativa promossa dalla Provincia di Ascoli Piceno mentre Laura Pintus si è occupata di intervistare i ragazzi delle scuole e l’esperta Renata Bastiani, docente e organizzatrice dei corsi insieme a Giuditta Soave. Il progetto, pensato per coinvolgere 800 alunni delle terze classi della scuola media insieme ai loro genitori e docenti, si articola in una serie di incontri nelle scuole per aiutare i ragazzi ad acquisire una più approfondita conoscenza del corpo, soprattutto di fronte alle trasformazioni tipiche di quell’età, e a riflettere sugli aspetti più rilevanti di amore, amicizia e sesso. L’interesse crescente per il progetto è testimoniato dalle nuove adesioni pervenute, a cominciare dalla scuola media di Castel di Lama dove in questi giorni si stanno svolgendo i colloqui. Dagli studenti emerge infatti un grande bisogno di informazioni, come ha sottolineato anche la conduttrice Alma Grandin, e i commenti dei ragazzi che hanno partecipato lo dimostrano. Ecco alcune loro opinioni mandate in onda: “A casa con i nostri genitori non ne parliamo molto perché ci secca mentre con queste due esperte siamo stati aperti”, “Abbiamo fatto domande sul sesso sicuro, sulla prima volta”, “Un argomento nuovo da trattare in classe senza alcun timore o senso di imbarazzo”, “Ci hanno detto che il sesso non è una cosa brutta come può sembrare e ci hanno dato consigli su come evitare malattie sessuali”, “Abbiamo parlato del concepimento, della gravidanza ma anche delle emozioni che si provano a questa età verso l’altro sesso”. «I genitori devono affrontare l’educazione sessuale anche a casa, magari cogliendo gli accadimenti della quotidianità come occasioni per dialogare – ha dichiarato invece Renata Bastiani - All’interno della classe c’è un coinvolgimento maggiore, i ragazzi amano il confronto alla pari e discutono in un contesto in cui sono comunque sperimentati l’amore, l’amicizia e le nuovi emozioni di questa difficile età». «E’ un progetto che cresce di edizione in edizione, e l’attenzione dei media nazionali conferma che abbiamo affrontato un tema molto avvertito nella società odierna – commenta soddisfatta l’assessore alle politiche sociali Licia Canigola – puntiamo, compatibilmente con le risorse finanziarie, a diffondere questo sistema di affrontare i temi dell’affettività e della sessualità a tutta la fascia di preadolescenti che frequentano le scuole del territorio provinciale».