Oscar dello sport, una serata ricca di premi

Oscar dello sport, una serata ricca di premi

Carlo Vittori, riconoscimento alla carriera, ha fatto un richiamo ai valori etici dello sport

Così ha presentato l’assessore Stallone la serata "Oscar dello sport 2007". La quarta edizione della manifestazione è andata in scena ieri sera sul palco del teatro Ventidio Basso. Moltissimi i premiati e affollatissimo il Massimo cittadino. A ritirare i tanti premi sono saliti sul proscenio gli  atleti azzurri,  i campioni nazionali, regionali, interregionali e tutti coloro che hanno conosciuto la ribalta in campo europeo ed internazionale. La prima a ricevere gli onori è stata la giovanissima ed emozionata nuotatrice Sara Michetti che, durante l’estate, si è resa protagonista di un gesto eroico salvando dall’affogamento un extracomunitario. Sul palco poi lo staff del 118 dell’ospedale Mazzoni, premiato per aver formato 158 allenatori su pronto soccorso sportivo, riattivazione cardiovascolare, massaggio cardiaco ed uso del defibrillatore, come ha sottolineato Stallone «in maniera  assolutamente gratuita». Riconoscimento anche per la "ascolana d'adozione" Assunta Legnante, campionessa europea di lancio del peso, allenata da Nicola Silvaggi, oggi ct della nazionale di atletica. Assegnati gli oscar per le varie categorie. Pietro e Felice Santarelli si sono aggiudicati il premio Mecenate, Sandro Bernardi dell’Asa quello dei tecnici, la Pugilistica Ascoli è stata nominata società dell’anno. Premi alla memoria per Ivo Brandimarte, e per Emilio Giammiro, automobilista e sciatore, prematuramente scomparso nel novembre scorso. Oscar per il miglior atleta al lanciatore di peso Paolo Capponi delle Fiamme Oro, per due anni consecutivi campione italiano assoluto. L’oscar dello sport se lo è aggiudicato l’arbitro Emidio Morganti, fresco reduce del derby Inter-Milan, accompagnato da un giovanissimo arbitro ascolano salito agli onori della cronaca per esser stato aggredito al termine di una partita di calcio di 3’ categoria. Il premio alla carriera è andato infine a Carlo Vittori, atleta olimpico, allenatore di Pietro Mennea e docente universitario. E’ stato lui sul palco a parlare della piaga del doping sempre più crescente, richiamando ai valori etici dello sport. E il teatro non ha potuto far altro che applaudire.