Sarà proposta con lutilizzo della glassarmonica, integrata con l'orchestra sinfonica
Italo Nunziata e un cast di prestigio con Valeria Esposito come Lucia, una coproduzione tra Teatri S.p.A di Treviso, Teatro Ventidio Basso, Teatro dell'Aquila di Fermo e teatro Pergolesi di Jesi, verrà presentata dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Andrea Maria Antonini, con il consulente del Massimo cittadino, Claudio Pugliese, e l’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi, nel corso di una conferenza stampa in programma martedì 18 dicembre, alle ore 12.00, presso la sala Massy del palazzo dei Capitani del Popolo. La “Lucia di Lammermoor”, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano ispirato al romanzo “The Bride of Lammermoor” di Walter Scott, in scena il 19 dicembre alle ore 20.30, verrà proposta con l’utilizzo della glassarmonica (o armonica a bicchieri), integrata con l'orchestra sinfonica. La glassarmonica è uno strumento del XVIII secolo, costituito da una serie di bicchieri di cristallo posti su di un piano, riempiti ognuno con una quantità diversa di acqua, in modo che, sfioratone l'orlo o colpiti con l'unghia, emettano ciascuno una frequenza di suono diversa. Protagonista nel ruolo di Lucia il soprano Valeria Esposito, una delle più importanti interpreti del repertorio dell’Ottocento italiano. Vito Clemente dirige la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana. La regia è di Italo Nunziata, scene e costumi sono di Pasquale Grossi, le luci sono firmate da Patrick Latronica. Nel ruolo di Lord Enrico Ashton è il baritono Stefano Antonucci; Sir Edgardo di Ravenswood è interpretato dal tenore turco Bülent Bezdüz, Israel Lozano è Lord Arturo Bucklaw, Giovanni Furlanetto è Raimondo Bidebent, Monica Sesto è Alisa, Antonio Feltracco è Normanno. Maestro del Coro: Carlo Morganti, Coro del Circuito Lirico Marchigiano.