Majella, le più belle escursioni

Majella, le più belle escursioni

Un testo che fa da guida alla scoperta della seconda montagna dell'Appennino

Attesa da tempo, la guida sulla seconda montagna più alta dell’Appennino è stata realizzata grazie all’impegno e all’esperienza dei due autori, gli alpinisti ascolani Maurizio Calibani e Alberico Alesi, sodalizio nato nel lontano 1972 in occasione di un corso di roccia dove il primo era istruttore ed il secondo un giovane allievo. L’attività editoriale di Alesi e Calibani ebbe inizio nell’ormai lontano 1983 quando la sezione di Ascoli Piceno del Club Alpino Italiano, in occasione del centenario della sua fondazione avvenuta nel 1883, decise di pubblicare la prima guida espressamente dedicata ai Monti Sibillini. Non trovando adeguati finanziamenti Luciano Carosi ed Alberico Alesi, presidente e vicepresidente del CAI di allora, dovettero garantire personalmente un prestito bancario. La guida ebbe il pregio di far scoprire ad un più vasto pubblico un gruppo montuoso fino ad allora avvolto da un alone di mistero e di magia, contribuendo così alla nascita del parco nazionale avvenuta cinque anni dopo. L’ampio successo, testimoniato dalle diverse ristampe, dette la spinta per realizzare la guida sui Monti della Laga, l’ancor meno conosciuto gruppo montuoso che si trova “in mezzo” ai famosi Gran Sasso, Terminillo e Sibillini. Il volume fu preparato sempre dagli stessi autori con la collaborazione di Antonio Palermi, altro alpinista ascolano dedicatosi alla sistematica ricognizione della Laga. Pubblicata nel 1990 dalla Società Editrice Ricerche costituita per l’occasione, la guida ha avuto il pregio di dare una propria identità ad un gruppo montuoso che non a caso nel 1993, quindi solo tre anni dopo, è diventato anch’esso parco nazionale. La sua impostazione innovativa, indirizzata ai soli percorsi escursionistici a piedi, ha costituito lo schema di tutte le successive guide: cammini da farsi in giornata o con trekking di più giorni, illustrati con dettagliate schede-itinerario al fine di dare sicurezza all’escursionista durante il tragitto; nel contempo, larga dovizia di informazioni a carattere generale – storiche, naturalistiche, ma anche aneddotiche - in modo da renderla di piacevole lettura anche stando comodamente seduti a casa. Da allora è stato un susseguirsi di pubblicazioni dello stesso trio di autori dedicate ad altre montagne dei parchi nazionali dell’Italia centrale, come la guida del Gran Sasso (1995), e quelle di altri autori che hanno consentito di far conoscere, attraverso “le più belle escursioni”, le montagne più nascoste e meno frequentate dell’Italia centrale.