Al termine sarà allestita una mostra dei migliori lavori selezionati
In una società come la nostra, che brucia gli eventi nello spazio di un attimo, i tempi eroici del Risorgimento italiano sembrano tanto lontani e sfuocati, specie per i giovani. L’Amministrazione comunale, fedele all’assunto del suo ruolo propulsivo affinché la cultura diventi – oltre che fonte di arricchimento critico e strumento di formazione civile – ha promosso il progetto “Garibaldi, l’eroe dei due mondi” nel bicentenario della nascita e a 125 anni dalla morte. Al fine di divulgarne la figura e come stimolo a letture, ricerche e riflessioni, gli studenti delle scuole primarie e secondarie sono invitati a realizzare, individualmente o in gruppo, elaborati di tipo letterario, artistico e multimediale che testimonino la propria originale interpretazione di questo eccezionale personaggio. Al termine del progetto si avrà l’allestimento di una mostra dei migliori lavori selezionati, insieme ad un convegno alla presenza di storici ed autorevoli personaggi, nonché del giornalista ascolano Serafino castelli autore di una pregevole pubblicazione dal titolo “Garibaldi in Ascoli” (l’Eroe dei Due Mondi sostò nella nostra città durante i giorni della Costituente Romana) che verrà distribuita agli studenti che aderiranno a questo progetto. Al convegno dovrebbe partecipare la nipote di Garibaldi, Anita, alla quale, tra l’altro, è intitolato un recital teatrale-musicale “Anita”, appunto, di Diego Grillo, musiche di Roberto Fia, direttore d’orchestra Davide Di Gregorio che si sta cercando di portare anche nella nostra città. «Il lavoro di Serafino Castelli – dice l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri - che si qualifica per l’attenta ricerca storica, è un chiaro invito ai giovani a ripercorrere gli avvenimenti di quei giorni, a gustare con passione il pensiero e le gesta dei nostri antenati, a riscoprire alcuni nostri concittadini: Candido Augusto Vecchi, Matteo Costantini “Sciabolone”, Luigi Mercantini, che furono tra gli amici più cari di Garibaldi e il cui nome è scolpito nelle pagine della storia. Grazie al suo bel libro, ci sentiamo protagonisti di quei giorni eroici e più decisi – nel solco tracciato da Garibaldi e da Vecchi – a procedere nella creazione di una società più libera e più giusta, fondata su istituzioni sempre più fatte a misura d’uomo».