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Le conquiste, i diritti e i doveri della cittadinanza
La seconda giornata del seminario "Democrazia, Costituzione, Cittadinanze"
L'evento è promosso dall'Istituto di Storia del Movimento di Liberazione delle Marche e dell'Età Contemporanea di Ascoli Piceno con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e il sostegno dell'Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Ascoli Piceno e del Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia. Gli incontri della mattinata hanno suggerito al pubblico di docenti presente in sala una serie di riflessioni intorno al significato profondo del termine cittadinanza e alle conquiste storiche della popolazione italiana in campo sociale, lavorativo e civile.Ad aprire i lavori coordinati da Costantino Di Sante, Presidente dell'Istituto di Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche di Ascoli Piceno, le osservazioni sul tema "Economia, lavoro e politiche sociali nella Costituzione" proposte del professor Adolfo Pepe dell'Università di Teramo, il quale ripercorrendo il quadro storico del secondo dopoguerra italiano ha ricollegato le radici della Carta Costituzionale proprio nel mondo del lavoro, definito come l'unico valore ed elemento cardine di coesione sociale identitaria del nostro paese. L'intervento "Storia di genere e diritti di cittadinanza" esposto da Lucia Motti, dirigente dell'Archivio Storico delle Donne, ha ricordato il valore dei diritti sociali e della diversità connessi al ruolo della donna nella costruzione dello spazio pubblico di ogni società democratica complessa. Ugualmente concentrate sui diritti sociali le riflessioni su "Migranti e nuove cittadinanze" proposte dal Dott. Miguel Mellino della Scuola Superiore di studi umanistici dell'Università di Bologna, il quale si è soffermato sui problemi di frammentazione e sui rischi di esclusione sociale sollevati oggi dalla critica postcoloniale intorno al mondo della diversità razziale.