La mostra è allestita presso lArea archeologica del Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo
L'artista è nato ad Ascoli nel 1979 ed è prematuramente scomparso nel 2004. L'esposizione è allestita presso l’Area archeologica del Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo di Ascoli. Alle ore 18 di Sabato 29 settembre si sono aperte le porte della mostra (che potrà essere visitata fino al 15 di ottobre nei seguenti orari: LUN-VEN: 10.00-13.00 17.00-20.00; SAB-DOM 10.00-13.00 17.00-21.00). La partecipazione del pubblico è stata incredibilmente elevata, tanto che sin dalle 18.30 non era quasi più possibile entrare dentro l’Area e si è andata a formare una fila esterna che ha assediato il Palazzo dei Capitani fino alle 22, quando gli organizzatori si sono visti costretti a chiedere al pubblico di uscire dall’edificio. L’inaugurazione della mostra si è aperta alle 18 con “Rospo cerca fanciulla”, performance teatrale dei “Dalfrenzis” di Offida con la collaborazione dei musicisti “Lopino e Kasinskj”. L’area archeologica sottostante il livello della Piazza si è illuminata trasformandosi in un palco sopra cui sono andati a muoversi e contorcersi i corpi dei Dalfrenzis, inscenando un suggestivo spettacolo beckettiano molto gradito dal pubblico, che ha assistito con interesse e applaudito calorosamente. Dopo la performance teatrale di Dalfrenzis e Lopino Kasinskj è stato il turno del gruppo di sperimentazione elettronica “Etichettadiscografica” di Terni, che ha proposto un’esibizione video-musicale consistente nella proiezione di sculture sintetiche in interazione con il lancio di determinate frequenze sonore, generando un ambiente immersivo molto coinvolgente. Dopo le due performance inaugurali si sono accese le luci e il pubblico ha finalmente iniziato a visitare la mostra, allestita con perizia e professionalità dai ragazzi del Comitato Ivan Paolini con la collaborazione di esperti allestitori dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dopo uno spazio dedicato alla biografia, nella prima parte del percorso è esposta una folta serie di disegni a mano caratterizzati da una forte componente satirica e talvolta violentemente sarcastica, sulla scia del fumettista Andrea Pazienza, di cui Ivan era profondo conoscitore. Questa prima serie di opere è intervallata da alcuni pannelli volti alla spiegazione del percorso artistico di Paolini e da due installazioni visive costituite da due schermi televisivi su cui va in onda un video d’arte dell’artista maceratese Marco Bozzi dedicato ad Ivan Paolini e alcuni cartoni animati artigianali creati da Paolini stesso. La parte centrale della mostra è invece composta dalle tele di Ivan Paolini, ad olio o vernice, caratterizzate da tematiche più impegnative come la morte, la malattia, la religione, e da uno stile meno fumettistico e più astratto-gestuale. In questa parte dell’esposizione figura anche l’installazione “Il cubo di Paolini”, che permette di navigare tridimensionalmente un mondo virtuale proiettato su una parete dell’Area, composto dalle “creature” del mondo a fumetti di Ivan Paolini. L’installazione, molto gradita dal pubblico che ha giocato attivamente con il “cubo”, è allestita dal gruppo di sperimentazione elettronica “TheFeliceLab” di Ascoli Piceno. A chiudere la mostra, dopo un’ultima serie di piccoli disegni, è lo stesso Ivan Paolini che da uno schermo di una tv impersona un personaggio di sua invenzione, il “critico d’arte Inginoni, esperto di arte contemporanea”, che senza mezze misure stronca la mostra. Si chiude quindi con un’ultima risata, donataci dal disegnatore e fine umorista Ivan Paolini, nome che sarà sicuramente da inserire nella storia della città. Presenti tra il pubblico i familiari di Ivan Paolini, commossi ma felici, una delegazione di docenti e di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata guidati dal professor Marangoni, il disegnatore Emidio Giovannozzi, il pittore Paolo Girardi, una delegazione di ragazzi del Sestiere di S.Emidio di Ascoli Piceno, il vice-sindaco Andrea Maria Antonini. La mostra “Chilometri di tonnellate”, allestita dal Comitato Ivan Paolini con il patrocinio di Comune e Provincia di Ascoli Piceno e con la collaborazione della fumetteria Matrix sarà aperta fino al 15 ottobre e conterrà tutte le installazioni di cui sopra. Disponibile all’ingresso è anche un catalogo con le opere dell’artista e alcuni scritti sulla sua arte.