Il Premio Kodak a "La vita come viaggio aziendale" di Paolo Muran
Sono state molte le personalità presenti del mondo politico e culturale. Presentatore della serata Stefano Mencherini, giornalista indipendente e regista Rai. Inizialmente ha preso la parola il direttore artistico della rassegna, Gualtiero De Santi, che ha tracciato il bilancio della manifestazione, quest’anno particolarmente ricca di eventi, come la creazione della sezione sperimentale “Il nostro tempo è ora”, due giorni interamente gestiti da giovani provenienti da tutta Italia, che hanno potuto vedere e giudicare una serie di documentari. Il direttore ha ricordato che l’edizione 2007 è stata dedicata a Michelangelo Antonioni ed ha tracciato i percorsi tematici seguiti quest’anno: l’intercultura, le pari opportunità, la salute mentale, il rapporto tra letteratura e cinema, infine il documentario d’inchiesta televisivo. De Santi ha anche voluto manifestare la volontà del Premio Bizzarri di un salto di qualità della rassegna, attraverso un rinnovato rapporto con il territorio ed un’apertura a nuove esperienze nell’ambito del documentarismo. Quindi ha preso la parola Maria Pia Silla, presidente della Fondazione, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa, avviata quest’anno, sulla “Giornata Internazionale del Documentario”, un interscambio culturale con il Senegal, che ha ottenuto un particolare successo a Dakar, da cui sono pervenuti articoli sulla rassegna. È seguita la proiezione di un breve video su Manoel De Oliveira, realizzato con sequenze estratte dal documentario di Daniele Segre “Conversazione a Porto: Manoel De Oliveira e Agustina Bessa-Luìs. Dicembre 2005”., prodotto dalla Fondazione; un primo esempio delle potenzialità di questo festival, che intende confrontarsi anche a livello concreto con la produzione documentaristica. Altro esempio in tal senso, il documentario “Il passaggio della linea” di Pietro Marcello, sostenuto dalla Fondazione attraverso il Premio Fondo per lo Sviluppo 2006, che gli ha permesso di ultimare il lavoro e presentarlo alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ha ricevuto la Menzione Doc It. Quindi sono stati annunciati i Premi alla Carriera: per il documentario italiano a Florestano Vancini (di cui si è visto un videomessaggio), per il documentario internazionale a Fernando Birri (in onore del quale sarà organizzata una giornata di premiazione in ottobre), il Premio “Una vita per il cinema” è stato assegnato a Luigi Di Gianni, mentre il Premio alla Carriera per il giornalismo televisivo a Sergio Zavoli. A seguire, i premi alle trasmissioni televisive e radiofoniche: a Ballarò, nelle persone di Giovanni Floris (giornalista e conduttore) e Stefano Tomassini (autore); a Linea Blu nella persona di massimo Clementi (uno degli autori) e alla trasmissione radiofonica Hollywood Party. Il premio a Floris e Tomassini è stato consegnato dal Sottosegretario agli Affari Regionali Pietro Colonnella, e alle domande rivolte da Mencherini, i due giornalisti hanno risposto rivendicando il ruolo di servizio pubblico svolto dalla loro trasmissione, negando che negli ultimi tempi ci sia stata un’involuzione di Ballarò in direzione salottiera, a detrimento dei servizi giornalistici esterni e quindi del documentario d’inchiesta. Il primo premio della sezione “Città, Architetture, Territori” è andato al documentario Moka che passione di Luigi Parravicini e Giampaola Marongiu, con la seguente motivazione “per il particolare impatto poetico e per la capacità di valorizzare e di narrare, con semplicità, dettagli e valori formali e funzionali di un oggetto, la caffettiera, parte costitutiva del paesaggio italiano”.
Il primo premio della sezione “Italia Doc” è stato assegnato al documentario Pierrera di Piero Messina perché “Tramite i ricordi degli ultimi ex minatori siciliani viene affrontato un tema rimosso e, viene aperto uno spiraglio sul legame che unisce lo sfruttamento e le discriminazioni di ieri, al mondo del precariato e del lavoro nero di oggi”. Il secondo premio al documentario Centravanti nato, di Gian Claudio Guiducci, il Premio Kodak a "La vita come viaggio aziendale", di Paolo Muran. Nella giornata di ieri sono state premiate anche le scuole nelle diverse categorie (cortometraggio, didattica e animazione, fiction, etc.) divise per ordine e grado, mentre sabato 22 settembre, era stato premiato Alessandro Di Gregorio con il documentario 8744, per la sezione “Il nostro tempo è ora”.