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Università, accordo Politecnica e atenei taiwanesi
Negli istituti asiatici è stato inviato un dottorando in Agraria
Esperti nazionali a confronto con i ricercatori di Taiwan hanno fatto il punto sulla situazione della ricerca e sulle possibili applicazioni comuni: un’occasione per traguardare le opportunità per il miglioramento della qualità della vita, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. La visita alle strutture didattiche e di ricerca della facoltà di Agraria di Ancona ha avuto luogo al termine di una giornata di workshop, durante la quale si sono confrontati i ricercatori delle due nazionalità: davanti agli otto ricercatori taiwanesi, capeggiati dal rettore della National Chung Hsing University con un rappresentante scientifico all’ambasciata di Taiwan a Parigi, hanno tenuto la loro relazione i professori Bruno Mezzetti e Oriana Silvestroni dell’Università Politecnica delle Marche e la professoressa Alessandra Gentile (dell’Università di Catania) con il dottor Yoong Lim dell’università di Londra, su diversi aspetti delle agrobiotecnologie. I ricercatori della National Chung Hsing University e dell’Università di Taipei, due dei migliori centri scientifici per l’agricoltura e l’ambiente di tutta l’Asia, hanno poi sviluppato il dibattito sui potenziali riflessi della diffusione delle tecniche di ingegneria genetica in ambito agricolo per il miglioramento varietale per applicazioni in campo alimentare, ornamentale e medico, con particolare risalto alle problematiche delle coltivazioni negli areali subtropicali, di possibile interesse anche per la nostra realtà, in seguito ai cambiamenti climatici. La visita è servita anche a definire un accordo bilaterale quinquennale tra il professor Marco Pacetti in qualità di rettore dell’Università Politecnica delle Marche, e il professor Jei-Fu Shaw, rettore della National Chung Hsing University di Taiwan. Uno dei primi passi già effettuati in questa direzione è stato l’invio di un dottorando della Facoltà di Agraria dell’UNIVPM nelle università e centri di ricerca taiwanesi per un summer program di ricerca già da questa estate, al quale seguiranno altri invii di studenti per il prossimo anno e di ricercatori per lavorare su progetti di ricerca comuni nel settore delle agrobiotecnologie, e per partecipare a una conferenza bilaterale sulle stesse tematiche.