Teatri Invisibili, la Calabria di “Dissonorata”

Teatri Invisibili, la Calabria di “Dissonorata”

Il triste e commovente racconto di una giovane del nostro meridione

Per questo spettacolo l'artista è nella terna finalista del PREMIO ETI, per la categoria “Miglior interprete di monologo”. «Spesso, ascoltando le drammatiche storie delle donne musulmane - spiega La Ruina - mi capita di sentire l’eco di altre storie. Storie di donne calabresi dell’inizio del secolo scorso, o anche di oggi. Quando il lutto per le vedove durava tutta la vita. Per le figlie, anni e anni. Le donne vestivano quasi tutte di nero, compreso una specie di chador sulla testa, anche in piena estate. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto d’onore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava…» . Partendo dalla piccola ma emblematica vicenda di una ragazza calabrese, “Dissonorata” è un’amara riflessione sulla condizione della Donna. Parlando del proprio villaggio, si allude al villaggio globale. Sul palcoscenico risuonano molteplici voci femminili: donne del sud, madri, nonne, zie, amiche, amiche delle amiche, tutto il parentado, tutto il vicinato. Il triste e commovente racconto di una giovane del nostro meridione, di una Calabria che combina la tragedia con elementi grotteschi e surreali, quasi comici, sempre sul filo di un’amara ironia. Le musiche dal vivo sono di Gianfranco De Franco (dei Mandara Project), collaborazione alla regia Monica De Simone, luci Dario De Luca, organizzazione Settimio Pisano. Scena Verticale nasce nel 1992 a Castrovillari (Cosenza). Debutta nel ‘96 al 2° Incontro dei Teatri Invisibili con “La stanza della memoria”. Nel 2001 riceve il Premio Bartolucci, presieduto da Franco Quadri. Nel 2003 il Premio della Critica Teatrale, dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Organizza il festival “Primavera dei Teatri”, giunto nel 2007 all’8° edizione. Biglietto d’ingresso: Euro 8,00