La decisione di prorogare la fase di gratuità del servizio, che inizialmente doveva concludersi il 6 gennaio, è stata assunta d’intesa tra Amministrazione comunale e Aquanet srl, la ditta che ha installato i due impianti, per consentire al maggior numero possibile di cittadini di prendere dimestichezza con questa importante opportunità alternativa di rifornirsi di acqua pubblica.
Le due “Case dell’Acqua”, ubicate in viale De Gasperi (in adiacenza al parco "Wojtyla") a San Benedetto e in piazza Setti Carraro a Porto d'Ascoli, erogano infatti acqua pubblica, proveniente cioè dalla rete idrica, ma refrigerata o addizionata di anidride carbonica e questo è il servizio che viene pagato dall’utente. Le due strutture sono state realizzate con il determinante contributo del Consorzio per il Bacino Imbrifero - BIM del Tronto e il sostegno economico del gruppo “Gabrielli” e sono state inaugurate il 7 dicembre scorso.
Dal 1° febbraio, dunque, per prelevare acqua gasata e/o refrigerata occorrerà dotarsi della “Acqua Card”, una tessera che ha un costo una tantum di 5 euro da acquistare presso questi esercizi convenzionati:
Fratini Giancarlo - via Umbria, 90 - San Benedetto del Tronto (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30 – sabato dalle 8,30 alle 12,30)
Agenzia Auto pratiche Camela - via Piave, 125 - Porto d’Ascoli (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13 e dalla 15,30 alle 19,30).
L’utente può scegliere se pagare un canone annuo di 30 euro, con cui si ha diritto a prelevare massimo 10 litri di acqua al giorno o massimo 1400 litri all’anno, oppure ricaricare la card secondo le proprie necessità e prelevare acqua dalle Case a 5 centesimi al litro. Ogni card può essere utilizzata indistintamente sulle due “Case”.