Ad illustrare la sedicesima tappa di “Memorie di Carta” è stato il promotore del progetto l’Assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini che, con a fianco il sindaco Tacconi e l’assessore Silvestri, ha ripercorso alcuni tratti salienti dell’idea che rappresenta un’eccezione in tutto il panorama italiano. Presenti in sala anche il dott. Angeloni in rappresentanza della Prefettura, lo storico Gigi Morganti, il coordinatore dott. Martinelli e lo studioso locale Girolami. A rendere ancora più simbolica la cerimonia, la presenza di una classe della scuola elementare di Spinetoli che ha seguito con interesse e curiosità ogni momento della giornata che si è conclusa con la visita alle Mummie conservate nel ristrutturato Museo della Cripta.
“Possiamo dire con orgoglio di essere l’unica Provincia sul suolo nazionale ad avere avviato e promosso concretamente questo tipo di idea progettuale che mira, da un lato a salvaguardare le radici culturali dei luoghi attraverso un’oculata opera di inventariazione, catalogazione e raccolta documentale, e dall’altro che permette a giovani professionisti del settore di vivere un’essenziale esperienza di lavoro e di crescita personale” ha evidenziato in apertura l’Assessore Antonini.
All’appuntamento non è voluto mancare il Presidente della Provincia Piero Celani che ha elogiato la portata del progetto quale “baluardo della memoria storica del Piceno e frutto del grande spirito di squadra che sta unendo Istituzioni ed Enti in una preziosa e fondamentale azione sinergica, poco visibile al grande pubblico ma di assoluta valenza per le attuali e future generazioni”.
Prima del taglio del nastro, l’archivista incaricata Elisa Masioli ha illustrato il suo intervento di recupero che ha visto la catalogazione di alcuni documenti storici di grande valore come 18 protocolli del periodo Pre Unitario, fascicoli del tempo, statuti e un’antica testimonianza cartacea risalente al 1548. Tutto il materiale è conservato temporaneamente presso il Palazzo Municipale in attesa che venga trasferito nell’ex convento S. Francesco “deputato a diventare un Centro poli-museale di assoluto valore e riferimento per tutta la vallata” come hanno ricordato gli amministratori della località picena.