I progetti possono essere proposti dalle imprese agricole, singole o associate - con una struttura aziendale diversificata e immobili già ristrutturati da destinare allo svolgimento dell’attività - che abbiano avviato, nell’ambito territoriale di riferimento, una rete di contatti per l’individuazione dei bisogni reali e della possibile utenza. I destinatari delle proposte progettuali saranno i soggetti ultrasessantacinquenni, residenti o domiciliati nel territorio regionale, in condizioni di autosufficienza, anche in qualità di ospiti di strutture residenziali. Il caricamento delle domande va fatto attraverso il Siar (Sistema informativo agricoltura regionale: siar.regione.marche.it). “Il bando per il concorso è finalizzato a far emergere, consolidare e facilitare lo sviluppo di iniziative capaci di promuovere la longevità attiva in ambito rurale, contribuendo nel contempo a favorire la diversificazione dell’attività agricola e l’organizzazione di nuovi servizi, in risposta ai bisogni e alle esigenze specifiche dei territori, secondo le proposte formulate dal tavolo tecnico scientifico costituito nel 2012 con l’INRCA, i Servizi Sociali e le organizzazioni professionali – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Maura Malaspina - Dopo aver pensato ai piccoli marchigiani promuovendo gli agri nido, ora tocca ai nostri nonni, egualmente importanti, anzi direi complementari e indispensabili proprio per le nuove generazioni”.
Saranno accolte e valutate idee progettuali a sostegno dell’anzianità fragile, rivolte alla prevenzione dell’isolamento sociale e della non autosufficienza, attraverso attività sociali, rigenerative e di accoglienza, in grado di perseguire i seguenti obiettivi generali: favorire la creazione di iniziative di incontro, formazione e scambio attivo tra le generazioni; promuovere percorsi di sostegno al benessere fisico in ambiente naturale; sostenere l’adozione di stili di vita sani, con una particolare attenzione all’educazione alimentare; attivare “laboratori per la mente” finalizzati al mantenimento delle capacità cognitive; costituire una rete amicale stabile tra i partecipanti, favorendo le occasioni di socializzazione; realizzare interventi di animazione sociale come stimolo alla partecipazione alla vita di comunità. I progetti potranno riguardare, ad esempio, la realizzazione di momenti formativi legati alle tradizioni locali anche con il coinvolgimento delle nuove generazioni, la partecipazione degli “ospiti” alle diverse attività aziendali con particolare riferimento all’orticoltura e all’allevamento degli animali, nell’ottica più ampia del prendersi cura; o ancora l’attenzione al benessere fisico attraverso l’attivazione di specifici percorsi all’aria aperta, e a momenti formativi dedicati all’educazione alimentare, fino a facilitare l’utilizzo e la conoscenza delle nuove tecnologie in grado di agevolare le attività della vita quotidiana. L’entità massima dell’aiuto che è possibile riconoscere è pari € 35.000,00 per ogni progetto approvato. saranno erogati a parziale copertura dei costi di adeguamento degli spazi e delle strutture (compresi gli impianti e l’acquisto di attrezzature, arredi, strumenti necessari all’attività) per un importo massimo di € 17.000,00 e dei costi di gestione (costi del personale, assicurazioni e acquisto eventuali dispositivi di protezione individuali, materiale di consumo..), per un importo massimo di € 18.000,00.