All'appuntamento, in programma dalle 15 nell'Aula Magna dell'Università di Macerata che lo ospita, oltre all'intervento di qualificati relatori, psicologi e operatori sanitari esperti del fenomeno, non mancheranno le testimonianze di chi, in prima persona, ha vissuto il dramma delle violenze.
Dopo i saluti di Luigi Lacché, rettore dell'Università di Macerata, di Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata, e del prefetto, Pietro Giardina, alle 15.30 l'apertura dei lavori, affidata a Paola Mariani, assessore alle Pari opportunità della Provincia di Macerata, a Ninfa Contigiani, presidente della Commissione Pari opportunità, ed ad Anna Corigliani, consigliera provinciale di Parità.
Alle 16 si entra nel vivo con “l'analisi del fenomeno”, dalle origini alle cause.
A darne una lettura approfondita, Laura Pomicino, psicologa dell'Università di Trieste, accompagnata dalle testimonianze di Francesca Baleani e di Giuseppina Mogetta, presidente dell'Associazione “Please Sound: diritti per tutti”. Quindi le “risposte operative”, con gli interventi, dalle 17.30, di Giovanni Giorgio, Procuratore della Repubblica del Tribunale di Macerata, che allungherà lo sguardo al fenomeno locale e alle recenti normative, di Antonella Ciccarelli, referente dell'Associazione “Il Lume” per il Centro Antiviolenza della Provincia di Macerata, che illustrerà i dati e le risposte offerte dal CAV provinciale in collaborazione e sinergia con i CAV delle altre province e con i vari servizi attivati sul territorio, e di Maria Rita Mazzoccanti, referente dell'Area Vasta n. 3 dell'Asur Marche, che analizzerà le problematiche e le soluzioni in campo sanitario.
Chiude Vittoria Doretti, medico responsabile della Task Force Interistituzionale Asl9 - Procura della Repubblica di Grosseto, che parlerà della buona prassi, già sperimentata in altre regioni italiane, del Codice rosa.
Alle 19, il dibattito e le conclusioni.