La delegazione è guidata dall'assessore alle Politiche Comunitarie e ICT, Paola Giorgi, e composta da SVIM e dai partner del progetto JADE che finanzia l'iniziativa: Teuco, Inrca, Idea, Arielab, Automa, Unipm, Unimc, Aditech, Filippetti, Meccano, Unicam.
"Le Marche sono leader del progetto JADE – dichiara l’assessore Giorgi - un progetto europeo volto allo sviluppo e all'integrazione di ricerca sul cluster della domotica. La ricerca e lo sviluppo di tecnologie per la creazione di ambienti su misura per migliorare la qualità della vita dell' anziano, non solo rappresentano una risposta concreta a una popolazione, quale quella marchigiana, tra le più longeve in Europa, ma offrono nuovi scenari e mercati per lo sviluppo per le nostre imprese”. JADE, continua Giorgi, “vede la partecipazione di altri 4 paesi: Francia, Inghilterra, Finlandia, Turchia, coordinati dalla Regione Marche e la nostra presenza a Montreal, insieme SVIM, coordinatore progetto, a imprese, Università e INRCA, rappresenta una grande occasione di promozione ed approfondimento in un paese con una forte domanda di nuove soluzioni tecnologiche e ricerca nel campo della domotica".
Confrontare le strategie dei Paesi e Continenti coinvolti (USA, Canada, Europa) nella implementazione di politiche a favore della vita indipendente dell'anziano è l’obiettivo principale della missione che mira ad avviare collaborazioni e partenartiati nel campo della ricerca industriale e condividere le buone prassi nella gestione delle sfide che l'invecchiamento della popolazione impone.
Le delegazioni provenienti da tutti i paesi del mondo sono composte da aziende, ricercatori, cluster tecnologici ed esponenti dei governi nazionali e regionali.
Nella due giorni canadese numerosi rappresentanti del mercato del Quebec sui sistemi ICT per la salute e per l'assistenza agli anziani hanno presentato le opportunità di business e di partenariato con l'Europa.
“La Commissione Europea – rileva Giorgi - ha sostenuto fortemente questa ulteriore missione del progetto JADE, non prevista inizialmente, al fine di supportare le relazioni EU-US nel campo della salute e delle tecnologie dell'abitare. Questa esperienza oltre oceano pone quindi le basi per un nuovo progetto da presentare nella nuova programmazione europea Horizon 2020 e Interreg Europe dove verranno enfatizzate proprio le esperienze di internazionalizzazione dei cluster anche con Paesi Terzi”.