Soprattutto quando esistono leggi che agevolano questo cammino, come la normativa della Regione Marche numero 2 del 2005, che prevede la creazione di “Servizi integrati di inserimento lavorativo” (SIIL) per offrire percorsi di pre-inserimento e accompagnamento al lavoro “mirati” sul singolo individuo, con l’aiuto di un tutor. La Provincia di Pesaro e Urbino è all’avanguardia in tal senso, essendo ad oggi l’unica nelle Marche ad aver creato questo servizio, a partire dal Siil di Fano, nato nel 2010 all’interno del Centro per l’impiego. In questi tre anni si sono susseguite numerose “buone prassi”, di cui si parlerà venerdì 11 ottobre, dalle ore 9.30, alla Mediateca Montanari di Fano, in un seminario dal titolo “Cultura & Welfare beni comuni”, promosso dall'assessorato provinciale al Lavoro e formazione insieme all’associazione “Libera.Mente”, ai Servizi Sociali del Comune di Fano, agli Ambiti territoriali sociali 6 e 7, all’Asur Marche e al terzo settore, tutti soggetti che da tempo stanno lavorando in equipe progettando percorsi di inserimento specifici, reperendo risorse e monitorando le azioni realizzate. L’iniziativa è stata illustrata in conferenza stampa l’assessore provinciale al Lavoro e formazione Massimo Seri, dal presidente dell’associazione “Libera.Mente” di Fano Vito Inserra, dal coordinatore dei progetti di inclusione lavorativa, disabilità e svantaggio del Servizio Politiche del lavoro della Provincia Giancarlo Failaci, dalla dottoressa Giuliana Rossi dell’Umee dell’Asur Fano, da Roberto Busca delle Politiche sociali del Comune di Fano e da Maurizio Tomassini del Forum del terzo settore delle Marche.
“Elemento di forza – ha detto l’assessore al Lavoro e formazione Massimo Seri - è stato il nostro essere uniti. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, destinando 100mila euro del Fondo sociale europeo a questo progetto, consapevoli che nei momenti di crisi ci sono anelli più deboli, come i ragazzi e le persone con disagio. Nel solo territorio di Fano, in tre anni di attività del Siil, sono state seguite, attraverso colloqui di orientamento e ipotesi di progetto, 33 persone segnalate dal Centro per l’impiego di Fano, dall’Asur e dal Comune. Ben 110 le aziende contattate e coinvolte per realizzare percorsi di tirocini, formazione ed orientamento al lavoro, mentre 80 sono stati i tirocini attivati, sia in ditte private che in cooperative sociali. Nella maggior parte dei casi si è trattato di aziende non obbligate per legge all’inserimento di disabili, quindi da apprezzare ancor di più per la loro sensibilità e attenzione”. Proprio per riconoscere e premiare le realtà imprenditoriali e sociali del territorio che si sono distinte nell’inserimento lavorativo delle persone con difficoltà, la Provincia ha istituito il premio "Responsabilità sociale d'impresa", la cui I edizione verrà presentata proprio nel corso del seminario.
Giancarlo Faillaci si è soffermato sul Servizio di Tutoraggio creato all’interno del Centro per l’impiego di Fano, con 2 Operatori della mediazione/tutor che, in raccordo col servizio di “collocamento mirato” dei Centri per l’Impiego e con i servizi socio - sanitari, creano percorsi individuali di pre-inserimento al lavoro per persone con particolari difficoltà che hanno bisogno di mediazione, tutoraggio e sostegno nelle diverse fasi. Attraverso tirocini (di osservazione, formativi e di orientamento) avviene un inserimento graduale che permette di monitorare, valutare e rafforzare le capacità lavorative della persona disabile in un contesto produttivo, coinvolgendo il servizio territoriale di riferimento (Comuni, Asur, Ambiti sociali, terzo settore) ma anche la famiglia e l’azienda disponibile a sperimentare questa tipologia di percorso.
“Durante il seminario – ha detto Vito Inserra – proietteremo un logo, condiviso anche con le associazioni di categoria, che verrà messo per tre anni a disposizione di quelle imprese che, firmando un protocollo d’intesa, si impegneranno a rispettare le normative sul versante dell’inclusione. Le imprese potranno utilizzare l’immagine anche come veicolo pubblicitario per le loro esigenze di mercato, sarà un valore aggiunto rispetto ai valori aziendali”. Nel suo intervento di venerdì la dottoressa Giuliana Rossi dell’Asur di Fano si soffermerà sui percorsi di alternanza tra scuola e mondo delle imprese avviati da dieci anni sul territorio (che offrono ai ragazzi con difficoltà anche gravi la possibilità di trascorrere qualche ora in azienda, anche per sondare le capacità di adattamento in vista di un futuro inserimento al lavoro), mentre Roberto Brusca del Comune di Fano parlerà del progetto di inclusione di adulti con disagio sociale. “Abbiamo trasformato il supporto da assistenziale – ha detto – ad accompagnamento all’autonomia. Fondamentale per noi è stata la collaborazione col Centro per l’impiego di Fano e con la cooperazione sociale”
“Stiamo seguendo con attenzione – ha spiegato Maurizio Tomassini – la programmazione 2014-2020, visto che l’Unione Europea ha destinato il 20% di risorse a misure per l’inclusione sociale. Queste buone prassi avviate nella provincia possono dunque essere oggetto di una programmazione anche per il prossimo bando”.