Premio 'Targa Blu' al Comune di Ascoli

Premio 'Targa Blu' al Comune di Ascoli

Per i risultati raggiunti sul fronte della sicurezza stradale

“E’ la prima volta che Ascoli si aggiudica questo prestigioso riconoscimento – commenta il sindaco Guido Castelli – e per noi è motivo di vanto. Significa che abbiamo lavorato bene in questi anni, investendo molto sulla sicurezza stradale nell’ottica dell’educazione stradale, ritenendolo fondamentale per il futuro dei cittadini e della città, così come determinante è il lavoro sinergico tra famiglie e istituzioni”.
Tra i punti qualificanti del progetto presentato dal Comune di Ascoli, ricordiamo l’educazione stradale nelle scuole materne, la campagna di educazione stradale per i bambini delle elementari e delle medie, l’attivazione di ben7 percorsi Piedibus e il nuovo tour del Villaggio Michelin per la sicurezza stradale  partito da Ascoli Piceno lo scorso mese di maggio con l'obiettivo di sensibilizzare tutti, a partire dai due anni di età, alla sicurezza stradale, attraverso attività formative ed esperienze pratiche.
L’impegno degli Enti partecipanti al Premio “Targa Blu”, consiste, in primo luogo, nel mettere “a nudo” la propria realtà in materia di sicurezza stradale, rendendola trasparente e leggibile ad ogni cittadino; successivamente, attraverso l’individuazione delle proprie criticità, nel mettere in atto soluzioni e/o pratiche virtuose che consentano nel corso degli anni di raggiungere concreti risultati.
Da non tralasciare anche il fatto che grazie ai dati forniti dagli Enti partecipanti, il CE.S.I.S.S., sta progressivamente realizzando una preziosa “banca dati” che si diversifica sostanzialmente dalle “solite statistiche” sulla sinistrosità stradale, in quanto prioritariamente rivolta a raccogliere informazioni sulle iniziative di contrasto a tale fenomeno: una banca dati, quindi, delle prassi virtuose attuate dai vari Enti, che saranno valutate per essere applicate su scala nazionale.
Il riconoscimento per Ascoli Piceno è arrivato sulla base delle valutazioni di una giuria, formata da esponenti del ministero delle Infrastrutture e trasporti e da esperti di altre strutture preposte alla sicurezza stradale, che hanno analizzato diversi fattori: dalla fruibilità delle strade, agli indici di mortalità, dall’impiego delle forze di polizia all’attuazione di campagne di sensibilizzazione etc.
Le città rappresentano il principale terreno di sperimentazione per interventi di promozione della sicurezza stradale. È proprio nei contesti urbani che si gioca infatti la sfida della riduzione degli incidenti stradali, in linea con quanto prescritto dal Piano globale per il Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale 2011-2020 dell’Onu, che punta a ridurre del 50% i morti sulle strade attraverso interventi sulla pianificazione urbana e sui trasporti. I principi del decennio Onu di iniziative per la sicurezza stradale sono stati ripresi poi dalla Commissione europea nelle linee guida basate su sette obiettivi strategici: miglioramento della sicurezza dei veicoli, realizzazione di infrastrutture stradali più sicure, incremento delle tecnologie intelligenti, rafforzamento della formazione per gli utenti della strada, miglioramento dei controlli, nuovi obiettivi per la riduzione dei feriti, più attenzione alla sicurezza dei motociclisti.