Dall’insediamento della Amministrazione Castelli abbiamo più volte chiesto in Consiglio Comunale segnali politici e concretezza per una riduzione delle tariffe degli asili nido, delle mense scolastiche, del trasporto scolastico nella considerazione della grave crisi economica.
Le nostre richieste sono sempre cadute nel vuoto: in questi quattro anni abbiamo registrato continui ritocchi delle tariffe in aumento, mai in diminuzione. Ad oggi una famiglia con un reddito ISEE nella media, con due figli frequentanti la scuola a tempo pieno ed uno frequentante l’asilo nido, deve affrontare una spesa intorno ai 4.000,00 euro per il solo periodo scolastico. A cosa è servito di conseguenza organizzare in questi anni le Settimane delle Famiglie spendendo oltre 65.000,00 euro se poi non si attuano le strategie e le soluzioni per alleviare le problematiche sociali che ruotano intorno alle famiglie? Che fine ha fatto il “Quoziente Familiare” o meglio denominato il “Quoziente Ascoli” sbandierato ai quattro venti dal Sindaco Castelli come riforma epocale da prendere come esempio nel panorama italiano? Partito come sperimentazione in riferimento alle rette per la frequenza dei nidi di infanzia comunali, il “Quoziente Ascoli” doveva abbracciare tutti i settori legati al pagamento delle tariffe, al fine di rafforzare le capacità economiche delle famiglie e di tutelarne le funzioni in base alle condizioni sociali. Di fatto la sperimentazione si è rilevata del tutto insufficiente e inutilmente attendista; le somme fin qui investite sono appena un decimo di quanto speso dal solo Sindaco per la cura della sua immagine personale. Che fine ha fatto l’Agenzia della Famiglia da noi proposta ed istituita con delibera votata ad unanimità in Consiglio Comunale il 25.05.2010 utile a portare innovazioni nel campo delle politiche della famiglia attraverso la valorizzazione dell’esistente unitamente alle forze sociali ed economiche del territorio? Anche in questo caso nulla è stato fatto. Proprio ieri si è aperta la 47 settimana sociale dei cattolici italiani incentrata sul tema: “Famiglia speranza e futuro per la società italiana” per contribuire a costruire una politica che riconosca la centralità della famiglia e dia risposte appropriate alle sue necessità. Pensiamo, nel solco della settimana sociale, che questo che stiamo vivendo è il tempo della responsabilità! Stride fortemente questo clima in città di spese folli per feste e fiere, rispetto alle vere necessità delle famiglie: lavoro, casa, fiscalità, educazione, ambiente di vita, trasporto pubblico ed asili chiusi d’estate, con aggravi ulteriori per chi ne ha necessità. Attendiamo più azioni concrete: noi siamo pronti a sostenerle, anche se talvolta, nonostante le proposte è dura sopportare orecchie… distratte.