Le Province dovranno individuare gli edifici scolastici ammessi al contributo regionale. “A partire dal 2010, gli unici programmi operativi sono quelli promossi dalla Regione, vista la difficoltà, da parte dello Stato, di avviare il Piano straordinario dell’edilizia scolastica – afferma il vicepresidente e assessore all’Edilizia Pubblica, Antonio Canzian – La Giunta regionale ha stanziato 3,3 milioni nel 2010, destinati a 13 scuole. Nel 2011, a fronte di 7,7 milioni, sono stati sostenuti 21 progetti (16 già avviati) per la messa in sicurezza e altri 16 per la realizzazione degli impianti fotovoltaici (tutti allacciati). Con questi programmi regionali si è solo parzialmente coperto il fabbisogno di innalzare il livello di sicurezza delle scuole e di migliorare la gestione energetica dei consumi. È tuttavia necessario che lo Stato intervenga con risorse significative, perché la scuola rappresenta una priorità nazionale assoluta. Di conseguenza, quelle stanziate dalla Regione sono somme ragguardevoli, se rapportate alla cancellazione di ogni stanziamento statale per il settore e ai pesanti tagli che la legge di stabilità ha imposto anche ai bilanci delle autonomie regionali”. Gli oltre 4 milioni del 2013 destinati all’edilizia scolastica garantiranno la messa in sicurezza, anche sismica, degli edifici; l’adeguamento alle norme; il recupero, il rinnovamento e l’ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico pubblico; l’efficienza energetica (tramite l’utilizzo delle fonti rinnovabili) e la riduzione delle emissioni inquinanti. La ripartizione del contributo regionale rispecchia quello degli anni scorsi, ormai consolidato. Questi gli importi su base provinciale: Ancona 1,156 milioni – Ascoli Piceno 0,681 milioni – Fermo 0,564 milioni – Macerata 0,920 milioni – Pesaro e Urbino 1,097 milioni.