Abusivismo nel settore Benessere, appello di Confartigianato

Abusivismo nel settore Benessere, appello di Confartigianato



Sono diverse, infatti, le segnalazioni che continuano a pervenire dagli associati riguardo casi di possibili abusi, con soggetti non autorizzati che eseguirebbero prestazioni anche a domicilio senza alcuna autorizzazione o titolo.

 

L’appello della Confartigianato contro l’abusivismo – a pochi giorni dall’intervento analogo per il settore del commercio su aree pubbliche da parte del presidente di categoria, Mario Armuzzi – è già stato in passato reiterato anche dai presidenti dei settori benessere ed estetica, rispettivamente Rossano Trobbiani e Claudia De Luca, ma ora torna di estrema attualità.

 

La richiesta di Confartigianato è quella di intensificare i controlli per garantire giustizia ai tanti operatori dei due settori che adempiono a tutti gli obblighi sia normativi che fiscali e che rischiano di essere fortemente penalizzati dagli atteggiamenti scorretti ed illegali di soggetti non autorizzati.

 

A tal proposito, l’Associazione di categoria aveva proprio un anno fa messo a punto una incisiva campagna di sensibilizzazione denominata “Giù la maschera”, concretizzatasi in una serie di iniziative tra le quali incontri con le forze dell’ordine e le istituzioni e la predisposizione di un questionario per coinvolgere i clienti e i semplici cittadini e stimolarli ad esprimersi sul problema dell’abusivismo in un settore delicato come quello del benessere e dell’estetica invitandoli ad approfondire l’importanza di parametri fondamentali come quelli igienici, della qualità e della sicurezza. Oltre che quello del lavoro in nero, abusivo, che – nel pieno di una incessante crisi economica - danneggia tutti: operatori e clienti.