“Il progetto denominato “Classi Primavera” – commenta Luchetti - ha come obiettivo la promozione e l’ampliamento dell’offerta educativa per i bambini anche mediante la realizzazione di iniziative sperimentali improntate a criteri di qualità pedagogica, flessibilità e rispondenza alle caratteristiche specifiche della fascia di età interessata. Per l’anno in corso abbiamo stanziato 400mila euro per questa finalità e attendiamo la definizione del nuovo accordo nazionale per, eventualmente, ridefinire i termini del protocollo d’intesa”.
Le “Sezioni Primavera” sono un servizio socio-educativo integrativo rispetto alle attuali strutture delle scuole dell’infanzia pubbliche e paritarie e degli asili nido comunali o gestiti da privati in convenzione. Contribuisce a dare risposte alla domanda delle famiglie per i servizi di prima infanzia, contribuendo alla diffusione di una cultura attenta ai bisogni dei bambini, avvalendosi del principio della continuità educativa. La “Sezione Primavera”, nell’ambito del servizio principale in cui è collocata – scuola d’infanzia o nido – si configura come attività autonoma con propri criteri di accesso, modalità di funzionamento, rette ed orari, criteri di valutazione degli utenti e forme di partecipazione dei genitori.
Il servizio viene finanziato da risorse statali e regionali, mentre i comuni concorrono con personale, risorse strumentali e servizi. I contributi erogabili destinati ai comuni variano dai 4mila ai 15mila euro, in base ai bambini frequentanti e alla durata del servizio giornaliero delle varie strutture.