Sulla drammatica vicenda dell’Haemonetics si è mossa immediatamente chiedendo alla proprietà una dilazione dei termini della chiusura per permettere di avere più tempo per trovare nuovi acquirenti e, in collaborazione con la Confindustria, prenderemo contatti con il Ministero del lavoro per verificare e studiare possibili strumenti di ammortizzazione sociale se sarà accolta la richiesta di allungare i tempi di chiusura dello stabilimento.
Per contribuire a contrastare la crisi del Piceno, nella rimodulazione degli ex fondi FAS voglio ricordare il fondo di circa 2,9 milioni di euro per il rilancio e il sostegno delle imprese utilizzabile esclusivamente per il Piceno. Ancora: siamo intervenuti con un intervento in cofinanziamento con la Provincia per l’incubazione di 20 imprese a Villa Tofani (che è stata recuperata sostanzialmente con risorse regionali). Sono andati in porto e sono stati difesi da possibili decurtazioni interventi previsti dal FAS di grande rilievo per lo sviluppo del Piceno quali quelli per l’elettrificazione della ferrovia. Sono andati avanti gli intereventi per l’estensione della banda larga a tutto il territorio Piceno. Sono stati investiti milioni di euro per i progetti integrati territoriali, per valorizzare i beni culturali e ambientali, essenziali per qualificare e migliorare l’offerta turistica. E’ finalmente andato in porto l’intervento per la messa in sicurezza della foce del Tronto con la realizzazione del nuovo ponte stradale e l’intervento, in corso, sul ponte ferroviario.
Proprio ieri, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, insieme al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi, abbiamo di nuovo sollecitato il Sottosegretario De Vincenti a rimettere in piedi il Protocollo di Intesa Val Vibrata-Val Tronto di fondamentale importanza per queste due aree di confine.
Certo, siamo tutti consapevoli che la situazione economico-occupazionale del Piceno non è certo meno drammatica di quella del Fabrianese: ma è anche certo che noi stiamo facendo e faremo la nostra parte con grande determinazione”.
Una dilazione dei termini fissati dalla multinazionale Usa proprietaria della Haemonetics per la chiusura dello stabilimento di Campolungo di Ascoli Piceno, per valutare eventuali proposte di acquisto, salvaguardando i 185 posti di lavoro e la continuita' del processo produttivo. E' quanto ha chiesto l'assessore al Lavoro Marco Luchetti.