Centri per l'impiego, incontro con il sottosegretario

Centri per l'impiego, incontro con il sottosegretario

Il presidente Celani nella delegazione dell'Upi

La dote per l'Italia è stimata in 400 milioni di euro. Al centro dell'incontro anche un altro tema essenziale: il futuro dei Centri per l'Impiego con l'ipotesi del Governo di istituire una agenzia federata a livello nazionale con le Regioni.

Nella delegazione ristretta ricevuta al Ministero erano presenti, oltre al Presidente Celani, il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza in qualità di rappresentante dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, gli Assessori al Lavoro della Provincia di Torino Carlo Chiama, della Provincia di Pisa Anna Romei e della Provincia di Pescara Antonio Martorella.

Il Sottosegretario dell'Arringa ha apprezzato il lavoro svolto dai 570 Centri per l'impiego delle Province rimanendo favorevolmente colpito dal numero e dalla qualità dei servizi offerti ad imprese e cittadini.

L'Upi per bocca dei suoi rappresentanti ha espresso la propria contrarietà all'ipotesi di riforma avanzata dal Governo: “Siamo nel pieno di in una drammatica emergenza, ma abbiamo l’opportunità che ci viene offerta dai fondi europei per l’occupazione dei giovani: non è il momento di rimettere in discussione un sistema, come quello dei Centri per l’impiego delle Province, che esiste in tutta Italia ed è pronto ad intervenire nell’immediato. Se perdiamo tempo a costruire nuove agenzie federate, a destrutturare i servizi o a frazionare le funzioni tra più istituzioni, sprechiamo l’opportunità dei fondi Ue. L’Italia non se lo può permettere”.

“I Centri per l’impiego - ha evidenziato in particolare il Presidente Celani - sono organizzati da anni per rispondere alle esigenze specifiche dei vari territori,  piuttosto quindi che perdere tempo a disgregare questi presidi per creare nuove strutture, è necessario potenziarli con investimenti statali e una normativa unica in grado di dettare livelli generali di prestazione ottimali. Avviare ora una destrutturazione degli uffici, a pochi mesi dalla scadenza dell’utilizzo dei fondi Ue - ha sottolineato Celani in piena sintonia con i colleghi dell'UPI - potrebbe comportare uno spreco enorme di risorse, è quindi molto più costruttivo che Stato, Regioni e Province utilizzino il poco tempo rimasto alla scadenza dell'attuale programmazione comunitaria  per dare maggiore solidità ai Centri per l’impiego e offrire al meglio a cittadini e disoccupati gli strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea”.