Welfare Marche: no a tagli su residenzialità

Welfare Marche: no a tagli su residenzialità

Appello a rivedere i tagli della spending review su budget di spesa e delle rette

L’Asur Marche ha chiesto alle cooperative sociali e agli istituti di ricovero di effettuare tagli lineari del budget di spesa e delle rette di degenza del 2013, anche retroattivi, di pazienti e ospiti anziani non autosufficienti, disabili fisici e mentali di strutture residenziali e diurne autorizzate e accreditate dal sistema socio-sanitario regionale. Una richiesta dettata dalla "spending review" che creerebbe "un’emergenza welfare" secondo Anaste-Associazione nazionale strutture per la terza età Marche, Agci Marche, Confcooperative Marche, Legacoopsociali Marche, Comitato regionale enti gestori strutture assistenziali senza fine di lucro visto che le conseguenze di questi tagli potrebbero ricadere sul numero di ore d’assistenza a 10 mila persone oltre ad incidere negativamente sul lavoro di 100 occupati in queste strutture per le quali si dovrebbe ricorrere, in molti casi, alla cassa integrazione. Le cooperative sociali e le associazioni degli Istituti di ricovero hanno fatto un appello, in una lettera all’Asur Marche, chiedendo di retrocedere da questa decisione e di concordare, insieme, una programmazione dei tagli.
"Proprio da una regione come le Marche – hanno spiegato oggi ad Ancona, in una conferenza stampa, Amedeo Duranti, presidente Legacoopsociali Marche, in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative sociali delle Marche, e Francesco Prioglio, Gruppo Zaffiro -, ritenuta virtuosa nella gestione della sanità e del welfare, che vanta l’età media più elevata nel nostro Paese e nominata di recente sede nazionale del progetto "Italia Longeva", da sempre attenta alla tutela dei più deboli e fragili come gli anziani e i disabili fisici e mentali, non è accettabile subire tagli lineari e unilaterali proprio su quei servizi che da sempre basano la propria sostenibilità su un equilibrio di per sé precario". Il decreto sulla "spending review", hanno detto Duranti e Prioglio, "individua con esattezza quali prestazioni e voci di spesa sono oggetto dei tagli, farmaceutica, personale, beni e servizi, prestazioni ospedaliere, escludendo le prestazioni residenziali per le quali viene previsto, al contrario, che vengano favorite. Volendo dare attuazione alla nota dell’Asur Marche in applicazione della "spending review", il nuovo accordo dovrebbe prevedere un incremento delle tariffe dell’1,5% e una riduzione del budget del 2%, con una riduzione del volume delle prestazioni di circa il 3,5%". Secondo i firmatari dell’appello, quindi, "l’applicazione di un taglio lineare alle prestazioni residenziali appare arbitraria e contraria agli indirizzi normativi vigenti configurando una riduzione dei Livelli essenziali di assistenza tanto più grave nel settore della residenzialità psichiatrica". Le organizzazioni firmatarie chiedono, perciò, all’Asur Marche "di voler recedere dall’intendimento di penalizzare servizi e strutture che ospitano le fasce di utenza più fragile e meno tutelata della popolazione".