“È il frutto – dice - di una strategia messa in atto da Regione, Comune, Parco del Conero, ARPAM e Università Politecnica delle Marche come scelta condivisa di conciliare le esigenze di difesa costiera con il rispetto della risorsa ambientale da tutelare e di preservare gli importanti aspetti economico-turistico-balneari”. Il progetto prevedeva un ripascimento, con apporto di massimo 5.000 mc di materiale dall’esterno, per la spiaggia di Portonovo. Tale quantitativo, di piccola entità rispetto alle dimensioni della spiaggia esistente, è ripartito tra le due spiagge di Portonovo, site una a sud della Torre De Bosis e l’altra a nord del Molo antistante il Fortino Napoleonico, per ripristinare i profili di spiaggia del 2010, scelta come linea di costa di riferimento, in quanto già oggetto di parere favorevole da parte del Parco del Conero nel 2011. Il progetto è stato presentato lo scorso febbraio dal Comune di Ancona calcolando i volumi di materiale da apportare in base ai rilievi del profilo di spiaggia del dicembre 2012. Dal quantitativo di materiale stimato in progetto va sottratto il volume di materiale che verrà reperito in sito con ridistribuzione, movimentando la spiaggia emersa dalle zone di accumulo a quelle di erosione. Il procedimento di VIA ha fornito l’occasione per fare il punto degli studi finora effettuati sull’area di Portonovo. Attualmente è in corso un monitoraggio da parte dell’ARPAM per avere un quadro conoscitivo adeguato e rappresentativo dell’area in esame allo scopo di valutare gli effetti sull’ecosistema dei precedenti ripascimenti. Per avere un parametro di verifica attendibile si è deciso, nella Conferenza dei Servizi di lunedì 27 maggio, di evitare di movimentare o apportare nuovo materiale nel tratto compreso tra il Fortino napoleonico e la Torre, dove l’ARPAM sta effettuando il suddetto monitoraggio. Gli esiti dei lavori della Conferenza dei Servizi hanno portato a esprimere un giudizio di compatibilità ambientale positivo per l’intervento a ridosso del Molo nella zona interessata dai fenomeni erosivi (lato ovest), fino ad arrivare alla linea di costa individuata nel dicembre 2010, per un quantitativo complessivo, tra movimentazione e nuovo apporto, limitato a circa 2.500 mc. “La politica dei piccoli ripascimenti manutentivi – dichiara Eusebi - fin qui perseguita dalla Regione su Portonovo si sta dimostrando la migliore praticabile, sia in termini di tutela ambientale, sia in termini di impegno finanziario, massimizzando il rapporto costi/benefici”. Il Comune si è impegnato inoltre a effettuare un piano di monitoraggio di tre anni, che permetterà una valutazione degli eventuali impatti e degli effetti sugli habitat. Tali informazioni saranno messe a disposizione di tutti, come patrimonio comune di conoscenza.