Alluvione, le risorse siano utilizzabili anche dai privati

Alluvione, le risorse siano utilizzabili anche dai privati

Così la Giunta regionale

Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha inviato a tal proposito una lettera al prefetto Gabrielli e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Ecco il testo.

“Mi riferisco alla lettera del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. CG0027259 datata 08/05/2013 con la quale si trasmette lo schema di ordinanza per il superamento della situazione di criticità determinatasi a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della Regione Marche nei giorni dal 1° al 6 marzo 2011. Nel prendere atto del positivo lavoro svolto per la riformulazione dello schema di ordinanza, devo comunque evidenziare la non condivisione dell’interpretazione secondo la quale le risorse stanziate dall’art. 1, co. 290, della L. 24.12.2012, n. 228, da destinare alla realizzazione di interventi in conto capitale per fronteggiare diversi eventi calamitosi occorsi nel territorio nazionale, vengano destinate esclusivamente agli interventi in conto capitale delle Amministrazioni pubbliche e, pertanto, non possano essere in alcun modo utilizzate, anche solo in quota parte, per finanziare la concessione di contributi per interventi di ricostruzione dei privati e delle imprese. Devo infatti ricordare che gli eventi calamitosi del marzo 2011 hanno prodotto ingentissimi danni soprattutto alle attività produttive e che è forse l’unico caso nel nostro Paese in cui non siano state adottate specifiche misure di sostegno per tali soggetti. Questa circostanza crea profonde sperequazioni rispetto ai regimi di  aiuto disposti per analoghe situazioni verificatesi in altre Regioni. Esprimo pertanto l’intesa sullo schema di ordinanza  sotto il profilo meramente tecnico  e nel contempo chiedo che venga predisposto un nuovo DPCM, che faccia seguito a quello del 23 marzo u.s., con il quale sia prevista, anche solo per questa Regione, la possibilità di riservare quota parte delle risorse  rese disponibili a favore dei soggetti privati”.