Con queste parole la Vice Presidente del Consiglio regionale, Paola Giorgi, ha aperto oggi (14 maggio) il suo intervento al convegno, organizzato dall'Università Politecnica delle Marche su: “Dall’Oceano Indiano all’Adriatico/ Dalle Maldive alle Marche: I cambiamenti climatici.” Due giorni di incontri e dibattiti con docenti, scienziati, critici e artisti che si svolgeranno presso la Facoltà di Economia Giorgio Fuà e che coinvolgeranno i giovani con la proiezione di filmati, interviste e lavori d'arte. L'occasione di questo evento è nata dal fatto che le Maldive saranno per la prima volta in questo 2013 ospiti della Biennale di Venezia con opere proprio dedicate ai cambiamenti climatici. Cambiamenti che vedono questo stato in prima linea nell'affrontare con progetti e azioni determinate la tutela dell'ambiente.
Gli ultimi rapporti internazionali dimostrano che gli impegni incondizionati dei paesi per ridurre le emissioni di gas serra, anche se rispettati, consentiranno di conseguire, entro il 2020, solo un terzo delle riduzioni necessarie per evitare il pericoloso aumento della temperatura media mondiale di 2 °C al di sopra dei livelli preindustriali. Secondo una recente relazione della Banca mondiale anche se questi impegni saranno rispettati, la probabilità che il mondo si diriga verso un aumento del 4 °C entro il 2100 è del 2%. Si tratterebbe di un aumento di temperatura oltre 5 volte superiore a quello che registriamo attualmente, con rischi estremamente gravi per la vita degli esseri umani.
“Per quanto riguarda la nostra Regione – ha proseguito Paola Giorgi - da anni si sta cercando di portare avanti politiche energetiche e ambientaliste che, in sintonia con gli impegni dettati dall’Unione Europea, possano contribuire favorevolmente al raggiungimento di quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto.”
Ultima in ordine di tempo è la Risoluzione approvata, nel corso della seduta di martedì scorso, dal Consiglio regionale che impegna la Regione Marche a dire no a qualsiasi ricerca di idrocarburi e gas nel mare Adriatico. Mare per il quale è stata da tempo avviata la procedura di richiesta affinché sia inserito nel PSSA come area marina particolarmente sensibile. Prima di questo a febbraio è stata approvata la legge sulla rete ecologica regionale e ancor prima la nuova gestione delle acque e dei corsi d’acqua.
Quello che si sta cercando di fare è di recuperare un percorso dal quale potremmo ottenere numerosi altri benefici per lo sviluppo e l’ambiente regionale per generare vari benefici, tra cui nuovi posti di lavoro, un rafforzamento della sicurezza energetica nazionale, un miglioramento dei servizi di trasporto urbano, una riduzione delle fatture energetiche (grazie al risparmio energetico e a una maggiore efficienza) e una migliore qualità dell’aria.
“Il cambiamento climatico – ha concluso la Giorgi - non è un problema futuro ma una realtà di oggi. Ecco quindi che eventi come questo sono di estrema importanza soprattutto perché coinvolgono le giovani generazioni cui lasceremo questo pianeta. A loro dobbiamo dare risposte e atti concreti ognuno secondo le proprie responsabilità politiche, economiche e culturali. Penso che questo sia il nostro dovere.”