Sindacati: pensionati marchigiani sempre più poveri

Sindacati: pensionati marchigiani sempre più poveri

Gli ultraottantenni sono il 29,1% a fronte del 24,6% nazionale e si evidenziano ulteriormente per la straordinaria crescita nelle fasce ultra 85enni con un +38,6% e ultra centenari con un +161% rispetto al censimento precedente. I pensionati con il blocco della rivalutazione delle pensioni, l’introduzione indiscriminata dell’IMU sulla prima casa, i tagli ai servizi socio-sanitari e l’aumento dei prezzi di beni, servizi e tariffe, stanno pagando un prezzo altissimo e non più sopportabile. Sempre più estesa è la fascia degli anziani costretti a tagliare le spese, a partire dagli alimentari e dalle bollette delle utenze per arrivare a quelle relative alla salute.

A fronte di questo scenario le segreterie del sindacato pensionati, oltre ad incalzare il nuovo Governo per avviare atti concreti e non più rinviabili, per dare risposte reali ai tanti drammi presenti nel Paese a partite dai temi del lavoro e delle pensioni, sollecitano la Regione Marche e gli Enti Locali a promuovere interventi mirati a sostenere i redditi dei pensionati e una nuova politica fiscale che contrasti l’evasione e riduca la tassazione sui redditi da pensione e da lavoro dipendente.

Il tema della non autosufficienza resta un dramma delle persone anziane che viene caricato, prevalentemente, sulle famiglie troppo spesso lasciate sole a rispondere al bisogno di assistenza.

Vero è che per la Regione Marche sono previste risorse per il 2013 pari a 7.947.500 € derivanti dal fondo nazionale per la non autosufficienza voluto fortemente e ripristinato anche grazie all’azione e all’impegno del Sindacato Pensionati. Le segreterie del sindacato pensionati sollecitano la Regione Marche, come già ribadito, nei giorni scorsi, durante la Conferenza regionale sul sistema socio-sanitario Marche, a porre attenzione ad una sostanziale rivisitazione e rivalutazione del sistema socio-sanitario per dare risposte concrete alla cronicità, che partendo dalla “presa in carico” del paziente si sviluppi sul fronte della domiciliarità e della residenzialità. In merito alla residenzialità le segreterie del sindacato pensionati, in attesa di una specifica risposta della Regione, sull’attuazione dell’accordo sulle Residenze Protette con l’ adeguamento tariffario della retta e l’eventuale restituzione da parte dei gestori delle strutture in caso di tariffe diverse dalle 33 € giornaliere, ritengono ingiustificato un eventuale percorso di riallineamento diverso da quello convenuto nell’accordo siglato nel 2010.

Le segreterie Spi Fnp Uilp torneranno a riunirsi nei prossimi giorni per articolare meglio le azioni da intraprendere affinché si diano risposte concrete ai tanti pensionati vittime di un vivere che diventa ogni giorno più insostenibile.