Regione Marche-CFS, rinnovata la convenzione

Regione Marche-CFS, rinnovata la convenzione

La novità è la prima 'firma digitale' per un documento ufficiale

Ma la vera novità sta nel fatto che per la prima volta il documento è stato sottoscritto “digitalmente”.

“Importanti e fondamentali rapporti di collaborazione – ha detto Spacca – consolidati nel tempo che si ammodernano stando al passo con l’evoluzione tecnologica. La firma digitale rappresenta un servizio che consente alle istituzioni pubbliche di aumentare l’efficienza e la velocità, per una crescita complessiva di competitività della nostra regione”.

Le attività in convenzione riguardano principalmente il settore agro forestale (vigilanza utilizzazioni boschivi, tutela vegetazione protetta, raccolta funghi e tartufi), il settore della lotta agli incendi boschivi, la vigilanza e la tutela delle aree protette regionali.

“Allo stato attuale – ha sottolineato il comandante Gagliardi - sono in corso di definizione collaborazioni nel settore delle risorse idriche e della difesa del suolo, che sempre più richiamano l’interesse della popolazione, a fronte dei recenti eventi calamitosi e che richiedono grande attenzione nella pianificazione e gestione del territorio, tanto che al CFS sono affidati compiti di controllo e di polizia idraulica”.

Di particolare rilievo e novità assoluta nel panorama nazionale, il ruolo di vigilanza affidato al CFS sulla conformità dei progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Nello stesso ambito di monitoraggio ambientale rientra l’importante progetto di censimento delle Formazioni Vegetali Monumentali (FVM), recentemente ultimato dal CFS, progetto attraverso il quale la Regione Marche si è distinta anticipando di alcuni anni la recente legge nazionale che prevede il censimento delle formazioni monumentali di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.

Interessante rilevare l’altra importante novità contenuta nella nuova convenzione riguardante l’impiego di un elicottero del C.F.S. per vari scopi, primo fra tutti l’intervento aereo per lo spegnimento di incendi boschivi e per il monitoraggio di aree del territorio a rischio di illeciti sversamenti nei corpi idrici, non da ultimo il contributo offerto in chiave di protezione civile, volto alla ricerca di persone disperse in montagna. Proprio nel campo della protezione civile, il CFS si è distinto per l’intervento e l’assistenza prestata alle popolazioni marchigiane durante l’emergenza neve del febbraio 2012.

I dati nell’anno 2012 per le attività del CFS ricomprese nella convenzione riguardano per il solo settore agroforestale circa 3.400 controlli effettuati con un totale di 197 illeciti riscontrati (compresi quelli penali) per un importo complessivo sanzionato di oltre 155.000 euro.

Inoltre, il C.F.S. ha effettuato complessivamente 9.800 controlli nelle aree protette della Regione, riscontrando 590 illeciti per una somma complessiva di sanzioni pari a circa 213.000 euro.

Infine, l’attività sul fronte degli incendi ha riguardato, nello stesso anno, oltre alla consueta attività di prevenzione, l’intervento su 70 incendi boschivi per un totale di superficie bruciata di circa 270 ettari. Ciascuno di questi incendi è stato oggetto di repertazione e di accurate indagini investigative da parte dei nuclei specializzati, consentendo in diversi casi di risalire agli autori e alla causa che spesso, è stata di natura colposa. Per consentire ai Comuni di aggiornare il proprio Catasto incendi, si è provveduto a perimetrare le aree percorse dal fuoco con il supporto di strumentazione GPS di precisione, in modo da rendere su ortofotocarta l’esatta superficie bruciata e i relativi estremi catastali.