Gli ascolani hanno aderito in maniera consistente: si pensi che in sole tre ore sono stati conferiti quasi 450 lt di rifiuto.
Sensibilizzazione ambientale: questo è stato il motivo che ha mosso l’iniziativa.
L'olio vegetale infatti, se disperso in natura, è altamente inquinante mentre, se raccolto, può essere avviato a
recupero e trasformato in prodotti utilissimi trai quali biodiesel, saponi, distaccanti per l'edilizia, oli lubrificanti
ed inchiostri.
Differenziando gli oli derivanti dalla cottura e dalla conservazione dei cibi è possibile:
>evitare inconvenienti e spese per gli scarichi domestici; l’olio versato nel lavandino ne intasa le condutture;
> diminuire i costi di depurazione a carico del Comune e, quindi, dei cittadini.
Si pensi che ogni kg d’olio che raggiunge il depuratore genera un costo di pulizia e manutenzione di circa 50 cts;
>contribuire alla salvaguardia di fiumi e mari. Infatti 4kg di olio, versati su uno specchio d’acqua, inquinano
una superficie pari a:
1 campo da calcio
6 piscine olimpioniche
30 campi da tennis
Per ovvie ragioni quindi il Comune ha già installato sul territorio sette contenitori Olivia deputati alla raccolta
differenziata degli oli.
Per informazioni sui punti di raccolta presenti ad Ascoli Piceno e sulla campagna educativa itinerante:
facebook.com/perolivia
oppure
www.perolivia.it