Filiere Made in Italy, in arrivo bando da 3,6 milioni

Filiere Made in Italy, in arrivo bando da 3,6 milioni

Intendiamo favorire l’aggregazione tra imprese per conseguire adeguate economie di scala, razionalizzando i costi e rendendo più efficiente la filiera, senza tralasciare la tutela della salute e l’eco-sostenibilità ambientale. Naturalmente grande attenzione ai processi di internazionalizzazione, via sempre più obbligata nello scenario economico attuale. Saranno ammessi anche accordi di collaborazione tra i raggruppamenti di imprese e le università, i centri di ricerca, per l’innovazione e il  trasferimento  tecnologico e gli istituti tecnici superiori”. L’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini, commenta così il nuovo bando dedicato alle filiere calzatura - pelli - cuoio, tessile - abbigliamento, legno – mobile e agroalimentare, che  verrà pubblicato il prossimo 21 marzo. Nel dettaglio, i programmi di investimento dovranno comportare una collaborazione effettiva tra almeno tre imprese indipendenti l’una dall’altra, di cui almeno una micro o piccola impresa, aventi l’unità locale produttiva nella regione Marche. Saranno ammessi alle agevolazioni i programmi di investimento che al termine delle operazioni previste per la realizzazione del progetto, dimostreranno di aver aderito alla “Certificazione volontaria 100% Made in Italy” e i cui risultati avranno impatto su tutte le imprese del raggruppamento. “Che si tratti di tessile, calzature, mobili o prodotti agroalimentari – osserva Giannini – gran parte del valore aggiunto delle produzioni regionali, risiede nella loro origine territoriale, garanzia di autenticità, qualità a tutela dei consumatori. E’ quindi molto importante, anche per gli effetti sull’occupazione, sostenere quei progetti che sviluppano investimenti e produzione sul territorio”. Gli interventi si articoleranno in cinque filoni: sostegno dell’innovazione, sviluppo dei sistemi informatici, valorizzazione del capitale umano, tutela del Made in Italy e della salute, internazionalizzazione. I 3,6 milioni di euro disponibili verranno ripartiti in egual misura tra i settori pelli - cuoio - calzature, tessile – abbigliamento, legno – mobile e agroalimentare. Gli aiuti andranno tra il 10 e il 100 per cento delle spese  ammissibili. Maggiori informazioni su