I dati sono del centro studi “Sistema” e dicono che nel 2012 nella provincia di Ascoli si sono iscritte all’Albo 96 nuove ditte catalogate nel settore trasporto, mobilità e magazzinaggio. Per contro se ne sono cancellate 152, con un saldo passivo di 56 ditte, equivalente a un impoverimento del comparto (690 ditte iscritte in tutta la provincia) del 2,1 per cento.
Ma non basta. Se prendiamo come parametro base un valore pari a 100 punti e lo attribuiamo al primo gennaio 2005, vediamo che al primo gennaio 2013 questo parametro è sceso a 68 punti. Per contro le spese per la gestione di un’azienda nel settore dell’autotrasporto sono passate, da quel valore 100 di riferimento del 2005 a 106 punti. In 7 anni, dunque, un’azienda di questo settore ha visto, mediamente, ridursi il proprio fatturato di circa il 23 per cento e lievitare i costi di gestione di un buon 6 per cento. Da qui la drammaticità di una situazione che non può più essere sostenuta e necessita di interventi radicali sia a livello nazionale che locale.
Un quadro purtroppo drammatico che la Cna di Ascoli Piceno affronterà nel corso dell’assemblea dell’autotrasporto che si terrà sabato 9 marzo, alle ore 15,30 nella sala Massy di Palazzo dei Capitani ad Ascoli. Al dibattito parteciperanno fra gli altri, oltre agli autotrasportatori del Piceno, il presidente provinciale della Cna Fita, Robero Grazioli, e la presidente nazionale dell’autotrasporto Cna, Cinzia Franchini. Cinzia Franchini sarà presente anche all’evento concomitante (nella sala riunioni di via Tornasacco, sempre ad Ascoli) su donne e legalità che la Cna ha organizzato in collaborazione con “Libera”. La presidente Franchini, proprio per il suo impegno contro l’illegalità che insidia le imprese, è stata fatta oggetto nei mesi scorsi di pesanti atti di intimidazione con l’invio a suo nome, all’indirizzo della sua azienda, di un plico contenente alcuni proiettili.