Una scelta maturata in considerazione del curriculum vitae e delle particolari doti professionali e personali del notaio Bucci, reputato “idoneo e di indiscussa fiducia” – come scritto nella nota ufficiale – a cui sarà ora chiesta la disponibilità ad assumersi questo incarico.
“Purtroppo – spiega Marcolini – non era più possibile rinviare l’avvio della procedura di commissariamento. Dopo la comunicazione in Giunta dello scorso mese, nella quale si riassumeva la difficile situazione della Fondazione e si richiamavano le iniziative avanzate in precedenza che avevano come scopo il risanamento del Teatro Stabile attraverso azioni condivise e programmate, non sono seguite azioni concrete”.
“La Regione – continua l’assessore – si era impegnata per risolvere la crisi della fondazione, promuovendo occasioni di contatto e confronto con la Prefettura per concordare una possibile e comune linea di intervento, ma i contatti avuti con il viceprefetto e commissario straordinario del Comune di Ancona, Antonio Corona, non hanno fornito elementi tali da consentire di attivare le auspicate comuni linee di intervento.
“La situazione di particolare criticità patrimoniale e contabile in cui versa l’ente Fondazione Teatro Stabile Marche non consentono ulteriori dilazioni a scelte necessarie a sventare l’ipotesi peggiore della liquidazione e chiusura, che priverebbe la città e il territorio regionale di un servizio culturale pubblico di grande rilevanza”.