Tartuficoltura risorsa straordinaria delle Marche

Tartuficoltura risorsa straordinaria delle Marche

Il Presidente del Consiglio regionale, Vittoriano Solazzi, in visita al Centro di tartuficoltura ASSAM

Da qui dobbiamo ripartire, con un modello di sviluppo che deve cambiare, investendo proprio in questi ambiti.” Queste le parole del Presidente del Consiglio regionale delle Marche, Vittoriano Solazzi, che nella mattinata di oggi (7 febbraio) si è recato in visita al Centro di tartuficoltura ASSAM di Sant’Angelo in Vado.

Pochi sanno che le Marche posseggono il primato di avere l’unico ente pubblico italiano, l’ASSAM, che da trenta anni produce piantine forestali con radici micorizzate che messe a dimora, in un terreno idoneo, rendono una produttività di tartufaie che sfiora il 100%.

Su 7mila ettari messi a coltivazione di tartufo in Italia, 5 mila sono nelle Marche.

Questo risultato è frutto di costanti investimenti economici e di risorse umane che hanno consentito di acquisire un know how unico, utile a sviluppare nelle aree interne un’attività economica florida e sostenibile.

Accompagnato dal Presidente dell’ASSAM, Gianluca Carrabs e da Adriano Cardogna, Presidente della Commissione regionale Politiche Comunitarie, Solazzi dopo la visita al centro ha anche incontrato i partecipanti al corso di formazione, oltre 25 provenienti da varie regioni italiane, futuri tartuficoltori.

“Dobbiamo fare i conti con scarse risorse per la ricerca. – Ha detto Carrabs - È necessario far conoscere questa eccellenza che rappresenta un'esperienza importante in tutta Europa.”

La coltivazione delle tartufaie è redditizia. E’ del tutto ecologica poiché garantisce la prevenzione e la manutenzione del territorio, il contrasto all’erosione del suolo, la prevenzione del dissesto idrogeologico, il ripristino della fertilità del suolo.

“Questo centro gestito dall'Assam – ha affermato Solazzi - e' davvero un'eccellenza marchigiana, che ha un valore di riconoscimento nazionale ed internazionale. Faremo tutti gli sforzi possibili per permettere agli operatori di continuare a lavorare con qualità ed efficacia”