È quanto afferma l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, in merito alle dimissioni di Gaetano Martini dalla presidenza della struttura, con accuse rivolte alla Regione di scarsa attenzione e crediti vantati. In realtà “la Regione Marche segue con attenzione la vicenda di Villa Serena e la situazione di crisi in cui versa. Tuttavia la Regione non ritiene addebitabili i problemi della struttura a scelte e comportamenti che le competono. Nel corso degli anni sono stati individuati, all’interno dell’accordo con l’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), tetti di spesa per le case di Cura, inclusa Villa Serena, che la Regione ha rispettato, erogato e saldato”.“In attuazione al Piano sanitario regionale 2003-2006 – ricorda Mezzolani, a proposito delle considerazioni sul reparto di cardiologia sollevate da Martini - la Regione Marche, nell’ambito della riqualificazione delle Case di Cura, ha accettato la richiesta di attivazione di 24 posti letto di cardiologia riabilitativa e sono state stabilite le modalità di trasferimento dei pazienti dal Lancisi alla Casa di cura. A oggi l’invio dei pazienti avviene a opera del Dipartimento cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona e la verifica del protocollo sanitario viene fatto dal cardiologo della medesima struttura”. “Va precisato – conclude l’assessore - che i rapporti tra la Regione e gli Enti del Servizio Sanitario regionale da una parte, e tutti gli erogatori privati dall’altra, tra cui le case di Cura private accreditate, sono fondati sulle disposizioni normative riguardanti il sistema di autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali. Con riferimento a questi ultimi, le associazioni di categoria che rappresentano le strutture private (l’Aiop per le Case di Cura), stipulano annualmente accordi con la Regione, con i quali viene definito il tetto massimo economico riferibile a un volume massimo di prestazioni da rendere ai cittadini. A questo la Regione si è sempre attenuta, anche nel caso di Villa Serena”.