Hanno partecipato al primo incontro, oltre all’Assessore e ai tecnici regionali che hanno lavorato all’articolato, l’Anci, l’Upi, l’Uncem, le associazioni di categoria e sindacali, gli ordini professionali, le associazioni ambientalistiche, rappresentanti dell’università. “Oggi prende avvio la consultazione ufficiale sul testo predisposto dall’Assessorato ed esaminato dalla Giunta regionale – ha detto Viventi – a cui partecipano tutti gli enti e le categorie interessate al governo del territorio. Approdando a questa bozza, abbiamo rispettato pienamente la promessa fatta un anno fa in occasione dell’approvazione della legge regionale 22 sulla riqualificazione urbana. Ed era necessario farlo, dopo oltre 20 anni di vigenza della vecchia legge urbanistica. Il nuovo testo, aperto al contributo di tutto, affinché i contenuti possano essere migliorati, rappresenta un grande sforzo di semplificazione. Si compone infatti di soli 34 articoli, con un’attenzione particolare alla tecnica legislativa, sia in termini di chiarezza del linguaggio utilizzato, sia di snellimento delle procedure. Una novità di rilievo sta nella riappropriazione da parte della Regione della strategia di organizzazione del territorio, mediante una visione unitaria ed armonica. I piani di area vasta saranno tra gli strumenti operativi principali di tale strategia. Nelle Marche c’è stato in passato un uso abnorme e irrazionale di suolo pubblico, è necessario quindi riportare il governo del territorio nell’ambito di una visione di area vasta. La proposta prevede poi anche lo snellimento delle procedure a livello comunale: il piano Poc, infatti, viene approvato direttamente dai comuni, senza passaggio in Provincia. In sintesi il nostro approccio, su cui si apre il confronto, si basa su riordino, semplificazione ed economia nell’uso del territorio, secondo il principio prioritario del costruire sul costruito, della riconversione, già affermati con la legge sulla riqualificazione urbana. Il fare, in un settore così delicato, deve contemperarsi con la tutela ambientale e con lo sviluppo ordinato di città e territorio”.
L’architetto Antonio Minetti, dirigente del servizio Territorio e Ambiente della Regione, ha poi illustrato i contenuti tecnici della bozza di proposta di legge. Affrontati anche tempi e modalità dei successivi passaggi con tutti i soggetti coinvolti nella consultazione, per arrivare in tempi brevi ad una proposta definitiva da sottoporre all’Assemblea legislativa regionale, per la successiva approvazione.
Il testo affronta un insieme di temi complessi, nell'ottica della semplificazione, abrogando tre leggi regionali oggi vigenti e le relative leggi di modifica. Oltre ad allineare la Regione Marche allo stato della legislazione ormai condiviso da quasi tutte le Regioni italiane, intende rispondere ad alcune specifiche esigenze del territorio marchigiano, che negli ultimi anni ha subito trasformazioni notevoli caratterizzate da fenomeni come dispersione urbana, integrazione degli insediamenti e formazione di veri e propri sistemi urbani. Il disposto normativo si basa su alcuni elementi fondamentali, quali il ruolo di regia della Regione nella elaborazione delle strategie generali per il governo del territorio, la suddivisione di quest'ultimo in zone di area vasta, lo snellimento delle procedure di pianificazione urbanistica a livello comunale.