In particolare, in ambito sanitario, è stato richiesto alla Commissione consiliare competente il parere per una serie di misure che prevedono l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa in base al reddito da parte di lavoratori che si trovano in particolare difficoltà. “Garantire l’accesso alle prestazioni in ambito sanitario a coloro che si trovano in difficoltà misure – spiega il vice presidente e assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani - è una priorità per questo Governo regionale. Un impegno irrinunciabile a difesa della coesione sociale”. Le misure sono rivolte ai lavoratori e familiari fiscalmente a carico che, al momento della fruizione delle prestazioni, risultino in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga, sospensione EBAM) e che nelle 13 settimane precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una sospensione del lavoro pari almeno al 40% delle ore lavorabili; a coloro in possesso di un contratto di solidarietà e che nei sei mesi precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno il 40% delle ore lavorabili; ai lavoratori in mobilità e ai disoccupati che abbiano terminato il periodo di permanenza nelle liste di mobilità. Oltre all’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, le misure prevedono anche l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C. Per poter usufruire delle misure anticrisi in ambito sanitario i soggetti aventi diritto devranno rivolgersi negli Uffici anagrafe della Zona territoriale di competenza e autocertificare di possedere i requisiti previsti. Sarà quindi rilasciato un certificato di esenzione con un codice specifico. Il riparto delle risorse alle Aziende sanitarie sarà fatto sulla base della rendicontazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dei farmaci effettivamente erogati.