La Provincia di Macerata si avvia ad introdurre nei propri uffici il software libero.
Una diffusione graduale e progressiva, da completare nell’arco di un anno, in modo da poter affrontare nel 2014, con ragionevole anticipo, il necessario cambiamento anche in vista della cessazione degli effetti delle licenze d’uso dei software di tipo proprietario di cui l’intero sistema informatico provinciale è attualmente dotato.
“Migratio ad liberum” si chiama il progetto approvato dalla Giunta provinciale che, conti alla mano, comporterà per l’Ente risparmi certi pari a circa 150 mila euro.
“Negli ultimi anni - afferma Antonio Pettinari, presidente della Provincia - il software libero è cresciuto nelle aziende pubbliche e private e, tenuto anche conto delle indicazioni ministeriali, abbiamo deciso di intraprendere questo passaggio che avrà ricadute importanti non solo in termini economici ma per quanto riguarda la maggiore flessibilità dello scambio dei contenuti immateriali, la libera circolazione della conoscenza e più in generale delle informazioni, proseguendo nel percorso di innovazione tecnologica che, in questi anni, ha interessato molteplici aspetti dell’attività amministrativa”.
Saranno quindi a mano a mano sostituite tutte le attrezzature prive di un supporto garantito e utilizzate soluzioni open source per il software e di formati aperti per i documenti prodotti nelle 450 postazioni di lavoro dell’Ente.
L’installazione per le applicazioni più generiche sarà progressiva per non danneggiare l’efficienza degli uffici; dovranno inoltre essere valutati formati standard di interscambio di dati di testo, fogli elettronici e immagini, a garanzia di una maggiore sicurezza per i dati gestiti.