Ascoli Piceno tra le città italiane con l'Imu più bassa in assoluto

Ascoli Piceno tra le città italiane con l'Imu più bassa in assoluto

Sul Sole 24Ore è stata pubblicata una graduatoria

Sul Sole 24Ore di lunedì è stata pubblicata una graduatoria realizzata dal’Ufficio studi della Confappi (confederazione piccola proprietà immobiliare) che ha messo a confronto l’imposizione su immobili di qualità simile in zone cittadine analoghe (centro, semicentro e periferia) nei capoluoghi di provincia italiani.
In pratica, considerando una  casa di 100 metri quadrati, da una parte ha messo le aliquote IMU decise dai Comuni e dall’altra dove si paga di più per l’abitazione principale e la casa secondaria.
E’ risultato che Ascoli Piceno ha conquistato il prezioso fanalino di coda (che in questo caso è il luogo più ambito), tra le città in cui si paga meno l’IMU, trovandosi, rispettivamente, per la prima casa al 99° posto e per la seconde, non affittate e tenute a disposizione del proprietario, al 96°.
"Sono molto soddisfatto dell’ottima posizione conquistata e dei dati evidenti che scaturiscono dal rapporto. – ha dichiarato il primo cittadino - E’ la dimostrazione che stiamo operando nel verso giusto. Avevamo preso un impegno con gli ascolani, ovvero mantenere l'IMU più bassa possibile per non gravare sulle tasche dei cittadini in maniera intollerabile. Oggi posso dire con orgoglio che ce l'abbiamo fatta”.
Dalla classifiche risulta che - secondo il dato medio rilevato sulla base dei criteri statistici - ad Ascoli, per un appartamento (prima casa) di circa 100 metri quadrati in zona semicentro, l’Imu pesa all’incirca 50 euro, in centro 341 euro ed in periferia è molto probabile che le detrazioni superino addirittura il calcolo dell’imposta. In riferimento agli immobili diversi dalla casa di abitazione, nel semicentro 600 euro, in centro 1299 ed in periferia 228.
Se si volesse fare un paragone con le altre città della Regione Marche, ancora una volta Ascoli supera di molto Ancona (prima casa al 20° e seconda 27° posto), Pesaro (prima casa al 78° e seconda 56° posto) e Macerata (prima casa al 65° e seconda 43° posto), tutte città con un IMU che è doppio, ed alle volte triplo e quadruplo delle imposte calcolate per la nostra città.
“Un risultato – conclude il Sindaco Castelli – che ancora una volta dimostra come l’amministrazione comunale è vicina ai cittadini in un periodo di crisi come questo, dove “tassare” il bene materiale più prezioso per l’individuo significa non considerare l’essere umano, le difficoltà del momento, la sicurezza e senso di stabilità che la casa può dare in momenti di difficoltà.
Fattori che, al contrario, il Comune di Ascoli ha ritenuto meritevoli di attenzione.
Con sforzi, impegni personali, nuove idee e progettualità, senza nulla togliere ai servizi, quando la scure dello Stato rappresentava una reale minaccia, abbiamo reso possibile un’impresa non facile, applicando le aliquote IMU tra le più basse d’Italia”.