Sono le cifre in sintesi che riassumono la realizzazione del bando di sostegno alle filiere produttive, i cui termini si sono chiusi lo scorso 31 ottobre. “Emergono già informazioni e dati molto interessanti – commenta l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini – lo strumento promuove i fattori più innovativi del sistema imprenditoriale locale. Incentiviamo ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle filiere tecnologico-produttive, attraverso il sostegno alla realizzazione di progetti in grado di generare occupazione qualificata, coinvolgendo università, enti pubblici di ricerca e centri per l’innovazione. Consideriamo un grande risultato il fatto che il 72 per cento delle imprese che hanno risposto al nostro bando, siano micro o piccole realtà. Segno che ricerca e innovazione stanno diventando fattori competitivi sempre più diffusi nel patrimonio dell’imprenditoria locale, contraddistinta fortemente dalla piccola impresa. La capacità di coinvolgere le aziende più piccole dipende anche dalle procedure amministrative innovative adottate dagli uffici regionali. L’attuazione dell’intervento, infatti, si svolge in due stadi, al fine di selezionare, attraverso una procedura snella e semplificata, le migliori idee progettuali, invitando poi le relative imprese a presentare un progetto di dettaglio che concorrerà nella graduatoria di merito. Un modo per minimizzare i costi di progettazione e far sì che, soprattutto le imprese più piccole, non sostengano oneri inutili per partecipare al bando”.
Delle 61 idee progettuali presentate dai raggruppamenti d’impresa, un terzo sono state sviluppate nei settori del made in italy (mobile, in particolare cucine, cappe, calzature e abbigliamento). Attraverso soluzioni tecnologiche si punta a una migliore personalizzazione, multifunzionalità, ecosostenibilità e sicurezza dei prodotti. Molti progetti riguardano prodotti, servizi e sistemi dedicati alle persone svantaggiate, in particolare agli anziani, facilitando la loro vita nell'ambito domestico, fronteggiando anche la difficoltà motoria. Alcune proposte sono relative alle biotecnologie per la salute e sono state finalizzate allo sviluppo di nuovi approcci farmacologici o a nuovi schemi terapeutici per le patologie che più frequentemente interessano la popolazione anziana.
Diverse idee sono, invece, rivolte a soluzioni per la diminuzione dei consumi energetici, anche mediante l’utilizzo di fonti di energia alternativa e l'innalzamento del confort nelle abitazioni, attraverso l'integrazione intelligente e funzionale degli impianti.
Nel dettaglio i temi di ricerca sono stati incentrati su tecnologie finalizzate a supportare l’implementazione delle smart grids attraverso, ad esempio, componenti e sistemi per la gestione dell’energia termica, sistemi software “intelligenti” per la gestione dei flussi energetici, sistemi domotici, soluzioni specifiche per l’isolamento elettrico e la sicurezza attraverso nuovi materiali avanzati. E poi, innovativi sistemi di energia prodotta da fonti rinnovabili per le abitazioni private, limitando i costi di produzione, migliorando l’efficienza e riducendo drasticamente l’impatto ambientale.
I progetti ora sono al vaglio di esperti valutatori esterni, accreditati all’Albo della Regione Marche o all’Albo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica. La valutazione della prima fase si avrà già entro l’anno, per poi passare alla progettazione esecutiva.