Nelle parole di Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli Piceno e vice presidente della Camera di Commercio la sfida dell’azione Cna per sostenere il Piceno grazie anche all’apporto che può arrivare da forze nuove che si affacciano sul mondo imprenditoriale. Formare e informare, con questo spirito la Cna di Ascoli e Fidimpresa Marche, in collaborazione con le BCC del territorio, organizzano un seminario dal titolo “La giovane impresa e gli strumenti per sostenere il futuro”, che si svolgerà venerdì 9 novembre, alle ore 18, all’hotel Progresso di San Benedetto del Tronto.
Un’azione, quella della Cna, strategica per il futuro. Lo dicono i numeri: nel primo semestre del 2012 è vero che il saldo delle imprese Picene – fra quelle che aprono i battenti e quelle che cessano l’attività – è ancora negativo rispetto ai primi sei mesi del 2011. Ma è anche vero che nella nostra provincia il 37,7 per cento delle nuove imprese ha per titolare, o fra i soci, under 35. Ma ci sono anche molti rischi. Un altro dato, infatti, informa che oltre il 40 per cento delle neo imprese non va oltre i 5 anni di vita. Indispensabile quindi orientare i neoimprenditori. "Lavoriamo come Associazione per contribuire - spiega in proposito Gianluca Straccia, presidente dei Giovani imprenditori della Cna Picena - a formare una classe imprenditoriale di nuova generazione per aziende che da oggi in poi non potranno mai più essere come prima se vogliono restare competitive e quindi in vita”.
“Sostenere il credito – precisa Massimo Capriotti, direttore provinciale di Fidimpresa Marche – è fondamentale dare opportunità a chi, anche per età anagrafica, è predisposto a innovare l’azienda che va ad aprire. E chi innova contribuisce a svecchiare tutti i processi produttivi del territorio. La consulenza è però ugualmente importante perché i mercati cambiano a ritmi vertiginosi e non è semplice stare al passo. Per contro, l’economia del territorio come l’occupazione non possono permettersi un’incidenza alta, come si rischia di avere, di aziende che partono ma poi non ce la fanno a resistere”.
Da qui il problema della strutturazione delle nuove imprese per abbattere quel 40 per cento che non supera i 5 anni di vita. E anche il problema di che indirizzo dare alla propria attività anche in considerazione del fatto che – sono sempre dati relativi al Piceno – se quasi il 40 per cento delle neoimprese sono guidata da under 40 c’è anche un buon 35 per cento di chi si avventura nel mondo dell’imprenditoria per migliorare una situazione economica, da lavoro dipendente, ormai insostenibile o, più spesso, per affrontare e reagire a un licenziamento. Guidare e formare sono quindi un imperativo. "Istruzione tecnica e formazione professionale - conclude Francesco Balloni, coordinatore provinciale della Cna di Ascoli – sono la chiave di volta per valorizzare il capitale umano di chi produce e per dare un’opportunità concreta ai giovani e più in generale a tutti gli imprenditori. Le esperienze formative in azienda e quelle degli imprenditori nelle scuole possono agevolare il passaggio generazionale, la formazione degli imprenditori e di conseguenza la conquista per le nostre aziende di una dimensione moderna ed europea, l’unica che può dare maggiori garanzie di successo e di sopravvivenza aziendale".