Si tratta di un’anticipazione dei 27 milioni e 710 mila euro che la presidenza del Consiglio dei ministri ha riconosciuto alle Marche, a seguito dello stato di emergenza, prorogato al 31 marzo 2013. Per accedere alle risorse nazionali, la Regione aveva dovuto introdurre – nel primo trimestre del 2012 - una maggiorazione delle accise sui carburanti (“tassa sulle disgrazie”) che ha contribuito con circa 3 milioni di euro agli oltre 27 milioni del Fondo nazionale. L’anticipazione assegnata liquida parte degli interventi realizzati dagli enti locali territoriali nella fase della prima emergenza, rivolti, in particolare, a rimuovere le situazioni di rischio, ad assistere la popolazione e a porre in sicurezza le aree alluvionate. I danni totali segnalati e ritenuti ammissibili superano i 37 milioni e 500 mila euro.
“Sono le prime risorse che possiamo assegnare alla amministrazioni locali per pagare le spese sostenute nella fase emergenziale, nella quale sono state impegnate numerose imprese che hanno operato per contenere i danni e ripristinare una situazione di normalità – commenta il presidente Gian Mario Spacca – La liquidazione segue il provvedimento del Patto di stabilità verticale attraverso il quale la Regione ha concesso uno spazio finanziario di 82 milioni di euro alle Province e ai Comuni, da destinare al pagamento delle imprese che hanno operato nell’altra emergenza della neve. Dalla Regione sono venute, quindi, risposte concrete per agevolare le amministrazioni locali nella delicata fase di crisi economica che il Paese sta vivendo. Ora attendiamo che da Roma arrivino gli altri 9 milioni che mancano al saldo della quota riconosciuta per l’alluvione”.