Quadrilatero, approvata variante a Serravalle

Quadrilatero, approvata variante a Serravalle

“Le variazioni apportate – spiega Viventi - sono derivate da necessità, sorte in corso d’opera, relative a questioni di tipo geologico che avrebbero reso problematica la realizzazione della galleria naturale Taverne”. La particolare conformazione litologica dei terreni incontrati avrebbero infatti portato a un aggravio sia dei tempi sia dei costi dell’intervento e, soprattutto, alla riduzione del grado di sicurezza per gli operai in fase di scavo. Questo lo si è riscontrato a seguito di ulteriori sondaggi che, entrando nel dettaglio delle caratteristiche del substrato interessato, hanno messo in evidenza una situazione stratigrafica localmente differente da quella prevista nel progetto esecutivo approvato. Per risolvere il problema è stata approvata la variante altimetrica al progetto esecutivo nel tratto compreso fra la galleria naturale “Taverne” e la galleria artificiale “San Vincenzo”, tra le progressive Km. 18+070 e 19+00, e l’adozione della prefabbricazione dei manufatti. La variante è solo di tipo altimetrico, quindi non comporta variazioni all’andamento planimetrico del tracciato ed inizia subito dopo lo svincolo di Colfiorito, dove il tracciato sale con una pendenza del 3%. Tale aumento di quota comporta che la parte centrale della Galleria Taverne venga allo scoperto per un tratto di circa 150 metri e che la galleria, originariamente lunga 622 metri, si divida in due tronchi denominati Taverne 1 e Taverne 2 della lunghezza rispettivamente di circa m. 275 e m. 125 (asse Nord). L’innalzamento generale della livelletta comporta che anche la successiva Galleria artificiale San Vincenzo subisca una riduzione di lunghezza, passando dai 255 metri del progetto esecutivo ai 180 metri della variante. Con le modifiche apportate si risolvono le problematiche emerse: l’innalzamento della livelletta comporta un sostanziale abbassamento dei ricoprimenti dell’opera; permette di affrontare gli scadenti litotipi incontrati con scavi all’aperto, eventualmente sostenuti in fase provvisionale con opere convenzionali quali muri tirantati “berlinesi”; si elimina l’incertezza legata agli scavi in sotterraneo; si garantisce un costo certo delle opere da realizzare, prevedendone una riduzione di circa 1 M€; si ottimizzano di circa il 30% i tempi di costruzione dell’opera con l’introduzione di elementi prefabbricati. “Nel frattempo – dice Viventi - sulla SS 77 proseguono i lavori che hanno raggiunto nel complesso circa il 56% dell’avanzamento, con circa 700 operai impegnati nei cantieri”. “Con l’approvazione di questa variante – conclude l’assessore all’Urbanistica - si compie un altro decisivo passo in avanti nei confronti dell’avanzamento dei lavori del raddoppio della SS77, che dovrebbero concludersi entro il 2014”.