Tale situazione di incertezza sia sui termini dell’affidamento che sul nome della nuova Impresa desta seria preoccupazione, tanto che da parte sindacale si è chiesto l’intervento della Regione Marche, che vede in martedì 25 settembre 2012 il primo incontro.
Il settore della installazioni telefoniche vive da tempo una grave crisi, non dovuta però in questo caso alla mancanza di lavoro, perché il lavoro c’è, ma all’assenza di una politica di indirizzo da parte dei vari governi che si sono succeduti, da parte di Telecom che non pone condizioni agli appaltatori sulla salvaguardia del personale in forza, come avviene in altri settori, con un contestuale aumento del lavoro in sub appalto che non ha le stesse garanzie economiche e normative, dell’appaltatore e tanto meno del Committente.
La Fiom-Cgil ritiene indispensabile che si diano risposte immediate ai lavoratori interessati, che Chi subentra nei cantieri di Ascoli, Fermo e Macerata, mantenga l’occupazione in essere, nel rispetto del CCNL e della legge.
L’assemblea dei lavoratori prevista mercoledì prossimo valuterà tutte le forme di mobilitazione necessarie per il mantenimento del livello occupazionale e dei diritti.