Agrinido nelle Marche, si espande la rete

Agrinido nelle Marche, si espande la rete

E diventa un caso di studio nelle Università

Servizio educativo promosso dalla Regione Marche e rivolto a bambini da uno a tre anni, svolto dall'imprenditore agricolo in connessione con la propria attività e nel rispetto della normativa regionale di settore per la gestione dei servizi per l'infanzia.

“Le Marche – osserva il vicepresidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini -  ormai da diversi anni si posizionano tra le migliori Regioni per utilizzo dei Fondi europei e per obiettivi conseguiti. Tra le scelte che caratterizzano la politica agricola regionale c’è quella del Rurale sociale, di cui il progetto Agrinido di qualità è un elemento preminente, anche perché concretizza altri valori importanti della nostra strategia, quelli della multifunzionalità e diversificazione dell’azienda agricola. La Regione Marche prosegue nell’impegno per la valorizzazione dell’impresa rurale come fornitrice di servizi sociali e di welfare locale non solo in favore dell’infanzia. Proseguiremo, infatti, con progetti per la residenza degli anziani, per il trattamento di disabilità e per altre situazioni di disagio, estendendo così quel ruolo sociale dell’azienda agricola che intendiamo sempre più incentivare”.

Il format Agrinido nasce dalla  partnership tra Regione Marche e il Comune di Chiaravalle, fondatore-promotore della Fondazione Chiaravalle-Montessori. Da questa collaborazione è nato un modello educativo innovativo e approfondito, proposto sia in versione tradizionale che in applicazione della pedagogia montessoriana. L’esperienza pilota dell’agrinido di Pievebovigliana, partita nel gennaio 2012, rappresenta una delle prime iniziative in Italia. Il successo ottenuto con la sperimentazione del primo modello di riferimento ha spinto a proseguire su questa strada in modo deciso. Nel giro di un solo anno, infatti, si è passati dalle prime analisi dei risultati all’adesione di altre tre aziende a Rio Salso di Tavullia (PU), Fermo e San Ginesio (MC), tre nuove strutture che hanno aperto a settembre e alle quali si aggiungerà un quinto nido a Gagliole (MC) ad inizio 2013. “Questo incremento – sottolinea Petrini - è un passaggio essenziale nello sviluppo che auspichiamo, proprio in quell’ottica di rete diffusa, di servizio e copertura dell’intero territorio marchigiano che è alla base del progetto. Un grande risultato, tanto più se si pensa a quanto la proposta sia innovativa nei contenuti e nella fruizione, sia per l’utenza infantile che per le famiglie dei bambini. L’obiettivo della rete diffusa è far crescere un modello di welfare rurale innovativo, che coinvolge imprese agricole, mondo educativo e istituzioni”.

Data l’importanza della formazione degli operatori, l’Assam (Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche) ha anche organizzato un corso di Agricoltura sociale, che nella sua prima edizione ha visto la partecipazione di oltre 50 giovani agricoltori.

Il bando regionale dedicato agli agrinido prevede finanziamenti a parziale copertura di costi per investimenti e costi di gestione, per due anni, per un importo complessivo di 50mila euro ad azienda. Tra gli  investimenti sono ammesse le spese per l’adeguamento degli spazi esterni, impianti, arredi e attrezzature strettamente collegate all’attività di nido. Per adeguamenti specifici al format architettonico è previsto un contributo aggiuntivo fino a 10mila euro. Un nuovo bando è previsto nel gennaio 2013.

Il modello Agrinido di qualità delle Marche viene studiato dopo pochi mesi dal suo avvio in ambiente universitario, diventando oggetto di tesi di laurea all’Università La Sapienza di Roma e all’Università di Macerata.