Poste, scioperi dal 14 settembre

Poste, scioperi dal 14 settembre

Perché uno sciopero e una manifestazione nazionale? Perché una decisione così grave in un momento di grande crisi del paese? Perché abbiamo ritenuto che l’attuale gestione dell’Azienda da parte del management  imperniata prevalentemente sul contenimento dei costi attraverso tagli indiscriminati (soprattutto del personale) e priva di un solido progetto di crescita e di sviluppo industriale metta in pericolo i livelli occupazionali e, nel medio periodo, la stessa solidità aziendale. Per quanto riguarda poi i tagli prospettati siamo al ridicolo. Non si può preannunciare un intervento complessivo sul sistema a livello Italia e poi limitarsi ad indicare tagli in cinque regioni (tra cui le Marche) nell’anno in corso senza inserire gli stessi in un piano complessivo generale, che avrebbe dovuto  essere illustrato al tavolo nella sue interezza per poter essere valutato complessivamente. E I RISULTATI GIA’ SI VEDONO. IN DIVERSI CENTRI DI RECAPITO CI SONO NOTEVOLI QUANTITA’ DI GIACENZA DI POSTA NON CONSEGNATA CON DISAGI PER I CITTADINI. Invece l’Azienda, con l’intento  di dividere i lavoratori, parte solo in alcune realtà, nella speranza che, una volta consolidata la nuova organizzazione nelle cinque regioni prescelte, sia poi più semplice forzare la mano nel restante territorio, partendo con la successiva serie di tagli in tutta Italia, che ammonterà quasi a 10.000 esuberi complessivi, ciò al fine di evitare una giusta e complessiva reazione da parte dei lavoratori. E’ una strategia subdola che va contrastata con una grande stagione di lotte che dovrà vedere la reazione compatta di tutta la categoria in tutte le realtà d’Italia, sia quelle che vengono coinvolte in questa fase, sia  tutte le altre che  saranno coinvolte in tempi successivi.  
Lo Sciopero e la  conseguente Manifestazione del giorno 12 ottobre dovranno  essere il momento per porre la questione poste italiane  al centro dell’attenzione della  comunità e della politica e pertanto è importante che si realizzi il massimo della partecipazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici postali che devono sapere che stanno lottando per la difesa del proprio posto di lavoro.