Festival Adriatico Mediterraneo al via

Festival Adriatico Mediterraneo al via

Dichiarazione del presidente della Regione

Perché uguali sono le radici – il Mediterraneo - che le hanno generate. Il Festival Adriatico Mediterraneo si conferma anche per la sesta edizione una manifestazione di richiamo internazionale e lente di ingrandimento sul nostro mare, sui suoi popoli, sulle sue criticità e sulle sue ricchezze. Con un approccio multiculturale e con ospiti di grande livello, il Festival si inserisce sempre di più nella prospettiva indicata all’Europa dalle Regioni dell’area. E’ il progetto della Macroregione Adriatico Ionica che, come sottolineato pochi giorni fa a Bruxelles dal ministro degli Esteri Giulio Terzi, apre opportunità significative di crescita in materia ambientale, infrastrutturale, economica”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, alla conferenza stampa di presentazione del Festiva Adriatico Mediterraneo, tenutasi oggi alla Cittadella di Ancona.

“Quando, nel 1989, il muro di Berlino è crollato – ha sottolineato - intorno al mare Adriatico si è registrata una crisi di grandi proporzioni come la frammentazione dell’ex Jugoslavia e la conseguente sanguinosa guerra fratricida hanno drammaticamente testimoniato. A fronte di questa situazione, un ruolo molto importante è stato svolto dalle città, dalle articolate organizzazioni della società civile e dalle Regioni, che si sono fatte carico delle ragioni di un dialogo che, partendo dal basso, sapesse trasformare l’Adriatico, da “linea di frontiera” in un rinnovato spazio di pace. “Sponda Est”, uno dei due temi dominanti di questa edizione del Festival, ripercorre la storia dei Balcani a venti anni dall’assedio di Sarajevo. Nei due decenni che ci separano da quella tragedia, il mare Adriatico è divenuto spazio in cui i popoli e le comunità hanno riscoperto le loro comuni origini e la voglia di valorizzarle. Il Festival Adriatico Mediterraneo, in questa prospettiva, è un prezioso lievito. E’ per questo che la Regione Marche continua a sostenerlo con grande convinzione”.

 

 

Duecento artisti e intellettuali in nove giorni, in venti luoghi della città.

Sul palcoscenico naturale del fronte mare di Ancona dal 25 agosto al 2 settembre torna Adriatico Mediterraneo Festival: eventi culturali, musica, danza, teatro, incontri, esposizioni, cinema, in un territorio che ormai, anche grazie a questo evento, ha riscoperto la propria vocazione allo scambio e al confronto tra popoli e culture.

Anche quest’anno dunque, nell’ultima parte dell’estate, i cittadini del capoluogo, i visitatori e gli spettatori potranno partecipare, insieme con i protagonisti dell’arte, della cultura e del sapere, alla riflessione su questioni centrali della contemporaneità, che si sviluppano all’interno del sempre più strategico scenario geopolitico del Mediterraneo. Prosegue, in questo senso il processo di condivisione di temi e problemi strategici, per sviluppare un comune sentire sulle questioni che accomunano le culture e i popoli del mare, nella stessa logica con cui il progetto della Macroregione Adriatico Ionica si sta muovendo per far consolidare la cooperazione economica e a sviluppare una governance comune. Al di là della manifestazione artistica, dunque, il festival Adriatico Mediterraneo si pone come strumento di comprensione e di inclusione sociale, all’interno di una dinamica tra culture diverse che naturalmente, da secoli, si fondono all’interno della città e della tradizione anconetana.

 

Le novità

Tra le novità dell’edizione 2012 c’è la scelta di valorizzare in modo capillare i luoghi meno vissuti o conosciuti, lungo il percorso del sole, da est a ovest, dalla punta estrema del porto, l’arco Clementino, fino alla nuova struttura di Marina Dorica, passando per la Chiesa del Gesù, con i concerti di musica classica.

 

I temi

E sarà proprio il tema del fronte mare, coniugato con la riflessione sulla valenza sociale e storica dei porti del Mediterraneo, uno dei due motivi dominanti del festival. L’altro è la “Sponda Est”: una riflessione condotta attraverso le molteplici forme dell’arte sulla storia dei Balcani, in occasione del ventennale dell’assedio di Sarajevo.

In continuità con la tematica dello scorso anno sarà acceso un focus sull’evoluzione della cosiddetta primavera araba.

Si pone in questo contesto la presenza del filosofo Massimo Cacciari, che nel corso della cerimonia inaugurale del 25 agosto sarà insignito del Premio Adriatico Mediterraneo e che affronterà il tema “I porti del Mediterraneo, nuovi scenari di integrazione”.

 

I luoghi

Già dalla sera del 25 agosto la città risuonerà delle musiche dei mari, dall’Adriatico, alla Sicilia, fino all’Oriente. Ognuno dei luoghi scelti per la musica avrà la sua vocazione: l’Arco di Traiano per i concerti al tramonto, con il jazz mediterraneo, dal 27 agosto al 2 settembre, la Chiesa del Gesù, con la musica classica, Marina Dorica con la musica popolare, la piazza delle Muse con la Taranta della notte mediterranea.

Ma il fulcro di tutte le manifestazioni sarà anche quest’anno la Corte della Mole, dove ogni sera, con inizio alle 21,15, si avvicenderanno i big.

 

I protagonisti

Dopo Massimo Cacciari (il 25 agosto con Mare Nostrum, incontro condotto dal prof. Giancarlo Galeazzi), alla Corte della Mole si esibiranno il pianista Chano Dominguez e il ballerino di Flamenco Daniel Navarro con lo spettacolo Piano y Duende (26, agosto), il primo appuntamento di prestigio del festival con la danza che sarà seguito da Moscow, del plurupremiato coreografo spagnolo Marcos Murau, in programma il 28 agosto alle 19, alle 20 e alle 21 al Teatro Studio.

La Corte della Mole ospiterà poi, lunedì 27 agosto, Paolo Villaggio, che porterà in scena il monologo teatrale La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca, accompagnato da Federico Codicè alla chitarra. Lunedì 28 tornerà sulle scene anconetane Emma Dante, con il suo Acquasanta, di cui ha curato testo, regia e costumi, mentre il 29, in occasione della serata finale del concorso Musiche del Mare sarà ospite Eugenio Bennato. Il musicista e compositore, oltre a premiare i vincitori come presidente della giuria, si esibirà con lo String Ensemble della Fondazione orchestra regionale delle Marche (Form). Dopo 25 anni di carriera e di ininterrotta dedizione alla musica, il 30 agosto la cantante portoghese Teresa Salguiero, ex leader dei madre deus, porterà ad Ancona O’ Mistério, il suo ultimo disco, uscito nel mese di aprile.

Il 31 agosto sarà, infine, la volta di Daniele Sepe, con il suo Canzoniere Illustrato. La serata con Daniele Sepe sarà dedicata al ricordo di Nazareno Re, scomparso nei giorni scorsi il cui ingresso sarà a offerta libera, sarà devoluto all’Ail (associazione italiana contro le lucemie) di Pesaro.

 

Il cinema francese

Tra i capisaldi del festival, inoltre, la tradizionale rassegna cinematografica propone quest’anno una scelta d’eccellenza tra le pellicole francesi sul tema Liberté, Egalité, et fraternità: il cinema francese e la questione sociale. Questi i film in cartellone: Polisse (Maiwenn Le Besco, 2011- il 26 agosto – canalone della Mole ore 21,30), Les éclats (Sylvain George, 2011 – il 29 agosto – Teatro Studio ore 20,30 e 22,30), Stella (Sylvie Verheyde, 2008 – il 30 agosto - Teatro Studio ore 20,30 e 22,30), Angéle et Tony (Alix Delaporte, 2010 - il 31 agosto Teatro Studio - ore 20,30 e 22,30), Luoise Michel (Gustave De Kervern e Benoit Deléphine, 2008 – il 1 settembre- Teatro Studio ore 20,30 e 22,30), La Schivata (Abdel Kechiche, 2003 – il 2 settembre- Teatro Studio ore 20,30 e 22,30).

 

Incontri e convegni

Livello internazionale e importanti occasioni di confronto anche sul versante dei convegni e degli incontri, con la partecipazione di intellettuali come Eugene Rogan dell'Università di Oxford, il magistrato Giuseppe Ayala, il generale Fabio Mini, comandante della missione in Kosovo KFOR dal 2002 al 2003, lo scrittore greco Petros Markaris, il giornalista e scrittore iracheno Younis Tawfik. Non mancherà, tuttavia, uno sguardo attento all’arte e alla letteratura locale, che all’interno del Museo della città vedrà dipanarsi il ciclo della Narrazioni senza idillio, a cura della Carboneria letteraria, in cui le opere degli scrittori si affiancheranno, sera per sera al contributo di altri artisti.

Adriatico mediterraneo prevede, infine, un ricco ciclo di mostre, che spazieranno dal lavoro dei cantieri navali fino al linguaggio tessile del Mediterraneo oltre ad ospitare nel cartellone tutte le mostre aperte curate dall’assessorato alla cultura del comune di Ancona co-organizzatore del festival.

 

I giovani protagonisti

Due particolari iniziative, inoltre, vedranno i giovani artisti partecipare attivamente al festival insieme con i grandi delle diverse discipline. E’ infatti in programma un concorso di composizione per giovani musicisti, bandito dall’Associazione Adriatico Mediterraneo, dalla Fondazione Orchestra Regionale Marche (Form) e dalla Fondazione Teatro delle Muse, al termine del quale i vincitori si esibiranno insieme con la Form e con Eugenio Bennato.

Sulla stessa linea si pone il workshop di flamenco guidato da Daniel Navarro, con la possibilità, per i partecipanti, di esibirsi con il maestro il 28 agosto alla Mole.

 

La Notte Mediterranea

Tornerà infine, il primo settembre, la Notte Mediterranea, con un nutrito programma di manifestazioni e, dalle 21,30 in piazza della Repubblica, la Notte della Taranta con balli no stop.

 

La chiusura

Il festival Adriatico Mediterraneo si chiuderà il 2 settembre con i fuochi pirotecnici al porto e con il concerto in banchina dell’Orchestra di Piazza Vittorio.

 

L’intero programma è disponibile sul sito www.adriaticomediterraneo.eu .